Il premier Giuseppe Conte incontra con le associazioni degli ordini professionali a Villa Pamphilj nell'ambito della sesta giornata degli Stati Generali, Roma, 19 giugno 2020. ANSA//Filippo Attili/Chigi Palace / HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Conte e vertice Ue: ‘La risposta dell’Ue sarà all’altezza’

“Oggi abbiamo compiuto un passo avanti. Sta maturando il giusto clima, convergente”: ha detto il premier a proposito del Vertice Ue. “Avremo un progetto di recovery fund che si collegherà al quadro finanziario pluriennale. Vincerà l’Europa, perché avrà confezionato una risposta coerente e coordinata, all’altezza di questa recessione”, ha aggiunto Conte al termine degli Stati Generali.

IL PUNTO STAMPA DEL PREMIER – VIDEO

“Avremo un progetto di recovery fund che si collegherà al quadro finanziario pluriennale. Vincerà l’Europa – ha sottolineato – perché avrà confezionato una risposta coerente e coordinata, all’altezza di questa recessione”

“Non voglio nemmeno considerare un’eventualità del genere. Dobbiamo essere ottimisti”, ha affermato ancora il presidente del Consiglio, parlando della possibilità per l’Italia di porre il veto al bilancio Ue se non otterrà quanto chiede sul recovery fund.

“La linea rossa” dell’Italia “è che la proposta della Commissione sia ambiziosa, scendere al di sotto di quel livello non è accettabile. Si tratta di un pacchetto ben bilanciato tra sussidi e prestiti, toccarlo significa smontare un articolato progetto e non è accettabile”.

Sul Mes la risposta non cambia – ha rilevato: leggeremo i regolamenti, andremo in Parlamento e ne discuteremo.

Lucia Annunziata  sfoga tutta la sua rabbia contro il premier Conte e l’operato del governo dei dilettanti. Non nasconde il suo livore per il premier. Da lei definito già passato come un piccolo Napoleone: “Come un personaggio insignificante che si è trovato a diventare da sconosciuto avvocato a protagonista di una favola. Come un rospo che si trasforma in principe dopo essere stato baciato dalla principessa”.

Per lei la conclusione è una: “L’Europa è morta e questo è il governo dell’improvvisazione”, spiega: ‘Draghi ci ha fatti uscire da questa narrazione da Padre Pio’.

  Merkel, citando la presidente della Bce Christine Lagarde  ha ribadito che «le implicazioni economiche della pandemia sono molto dure, siamo di fronte alla sfida più grande dalla Seconda guerra mondiale». A chi le chiedeva se Stati come l’Italia potranno ricevere i soldi europei prima del 2021 Merkel ha risposto: «Non credo che si possano versare i fondi già quest’anno».

Dura la presa di posizione della Finlandia: «Non possiamo accettare la proposta della Commissione Ue» sul Recovery Fund «così com’è» ha affermato la premier finlandese Sanna Marin, per la quale «sono necessari cambiamenti sotto molti aspetti. La discussione non è realmente progredita». Secondo fonti finlandesi «la Finlandia non è sola, diversi Paesi hanno espresso critiche simili evidenziando lo squilibrio tra sovvenzioni e prestiti. Ci sono stati anche interventi duri».

Il presidente del Consiglio Ue Michel ha elencato i temi su cui la discussione «resta molto difficile»: ammontare complessivo di bilancio Ue e Recovery, sconti, proporzione di prestiti e sovvenzioni, condizionalità e criteri di distribuzione. «Nei prossimi giorni – ha detto – dovremo lavorare» su questo, «cercheremo di accelerare i negoziati per avere una discussione utile a luglio, oggi ho sentito che c’è volontà politica comune di agire».

Il Consiglio Ue di luglio sarà decisivo.

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