Conte: Critiche alla manovra non ci preoccupano

Nessun dubbio nel governo sulla manovra varata dal consiglio dei ministri. “Siamo convinti di quello che abbiamo fatto. E più passa il tempo più mi convinco che la manovra è molto bella”. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, da Bruxelles per il Consiglio Europeo tiene la barra diritta sullo strumento finanziario varata dal governo gialloverde. Le critiche piovute da mezza Europa non lo scalfiscono più di tanto: sapeva e comprende che il documento programmatico di bilancio dell’Italia va difeso in tutte le sede per evitare scossoni politici a Roma.

“Mi rendo perfettamente conto che non è questa la manovra che si aspettavano alla Commissione Europea: è comprensibile che ci siano queste prime reazioni”. “Mi aspetto – continua Conte – delle osservazioni critiche: valuteremo e inizieremo a sederci ai tavoli. Da oggi – sottolinea il premier – il commissario Pierre Moscovici dovrebbe essere a Roma a parlare con il ministro Giovanni Tria”. E assicura che l’esecutivo risponderà alle sicure osservazioni critiche che giungeranno dai vertici dell’Ue.

Intanto Conte riceve subito un primo stop alla manovra dal premier olandese Mark Rutte dopo un faccia a faccia durante il Consiglio europeo

“Buon incontro bilaterale con Giuseppe Conte. Ho espresso le preoccupazioni dell’Olanda sui piani di bilancio per il 2019. Pieno sostegno alla Commissione Ue perché applichi gli obblighi comuni del Patto di stabilità”, scrive in un tweet il politico olandese. E prima ancora sono piovute all’indirizzo di Roma critiche pesanti dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz. “I debiti eccessivi sono pericolosi non solo per i Paesi che li hanno accumulati ma anche per l’Europa”. “Ritengo negativo che siano state fatte eccezioni per i Paesi più grandi”. Roma è avvisata.

 

Ma il presidente del consiglio deve spazzare via anche le nubi che stanno avvolgendo il decreto legge in materia fiscale il cui testo, secondo quanto affermato dal vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio sarebbe stato “manipolato” da qualche manina. Conte getta acqua sul fuoco e non potrebbe fare altrimenti. “Venerdì sarò a Roma. lo controllerò come si fa sempre, articolo per articolo. Verrà mandato al Quirinale un testo conforme alla volontà deliberata nel corso del Consiglio dei ministri”. E nonostante qualche accusa, non troppo velata, sulla ‘manina’ del M5S ad indirizzo della Lega, Conte assicura che non c’è nessuna frattura tra i due partiti che sostengono il governo.

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