Il testo, che abbiamo negoziato per molti mesi con la Cina, imposta la collaborazione in modo equilibrato e mutualmente vantaggioso”, dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera in apertura di prima pagina, nello spiegare le ragioni dell’intesa con la Cina e difenderne gli obiettivi.
Il premier esclude che alla fine possa non arrivare la firma: “Non ci sono ragioni ostative per non finalizzare il lavoro compiuto in questi mesi”. “L’Italia – precisa Conte sulla questione – formalizza in modo trasparente la cornice entro cui avviare questa collaborazione”, “senza mettere minimamente in discussione la sua collocazione euroatlantica”.
Ai timori del vice Salvini sull’accordo, il premier risponde: “Nessun rischio di colonizzazione. Le ragioni della prudenza sono pienamente condivise all’interno del governo: la tutela della sicurezza nazionale, anche sul piano economico, e’ un valore fondamentale che intendiamo rafforzare”.
“La Tav ormai e’ un’ossessione nazionale. Ci sono centinaia di cantieri sul territorio che possiamo far ripartire grazie al decreto legge che anticipera’ la riforma del codice degli appalti. Gia’ in settimana apriremo un tavolo con le Regioni, con Anci e con Ance per sbloccare le opere ferme in tutta Italia. Operiamo per un futuro di crescita e sviluppo e – aggiunge – il memorandum con la Cina offre preziose opportunita’ per le nostre imprese”