Conte alla stampa estera: ‘Salvini non è razzista né xenofobo’

Intervenuto ai microfoni della stampa estera in occasione della conferenza stampa, il premier Giuseppe Conte ha parlato della manovra italiana e della lettera inviata all’Unione europea: ‘Se un commissario Ue prima di leggere la manovra mi dice che questa sarà rigettata io dico che è un pregiudizio.  Nella lettera all’Ue vogliamo spiegare la nostra manovra. Già in questa lettera abbiamo spiegato perché l’abbiamo impostata in questi termini, abbiamo spiegato la direzione della nostra politica economica, gli obiettivi che intendiamo raggiungere. Ma siamo disponibili a metterci a un tavolo per proseguire una interlocuzione con la Commissione europea’.

Salvini non è razzista né xenofobo. Non impedisce la protezione o l’asilo ai migranti regolari. In termini di protezione umanitaria eravamo tra i più aperti dei paesi europei, quindi ci stiamo allineando al modello europeo. Alcune dichiarazioni di Salvini possono essere molto veementi ma la posizione del governo è in linea con l’Europa e con i nostri principi costituzionali. La visita in Russia è un passaggio importante per il governo. Ancora non ho incontrato Putin. La Russia gioca un ruolo importante in tutte le crisi internazionali e bisogna assolutamente auspicare un dialogo. Secondo me bisogna muoversi per arrivare a un G8 con Putin che possa sedere attorno al tavolo. Per quanto riguarda l’Italia c’è una grande tradizione di rapporti commerciali con la Russia. Per quanto riguarda le sanzioni crediamo che non costituiscano un fine ma sono un mezzo.

La conferenza per la Libia l’ho convocata a Palermo per il 12 e il 13 novembre. Non vogliamo risolvere i problemi con questa conferenza stampa, e questo è bene metterlo in chiaro da subito. Abbiamo convocato questa conferenza in spirito di piena collaborazione. Abbiamo invitato tutti i principali attori e protagonisti dello scenario libico. Su questa conferenza c’è l’egida delle Nazioni Unite. L’Italia offre un tavolo attorno al quale confrontarsi.

Sulle elezioni in Brasile: ‘Dobbiamo distinguere Salvini e Di Maio, che svolgono anche attività politica, dalla posizione del governo. Ciascuno è libero di appoggiare questo o quel candidato in elezioni di altri paesi e possono incontrare altri leader. Queste sono posizioni che impegnano la posizione politiche. Il governo italiano non ha intenzione di influenzare le elezioni. Poi che un ministro abbia la sua idea e la sua posizione è normale nella politica’.

Sui rapporti con la Palestina: ‘Io spero che l’Italia abbia qualche amico in più rispetto a Israele e Palestina. Dovremmo confrontarci con i protagonisti del Medio Oriente e voglio che ci sia questo incontro a livello governativo. Abbiamo molta sensibilità per i processi di pace. Dopo un ventennio di guerre nel Corno d’Africa sono stato il primo leader occidentale che è andato a incontrare le autorità locali per il processo di pace che hanno iniziato. Io sono molto preoccupato che sia stato denunciato l’Inf da parte di Trump nei confronti della Russia. Spero di poter incontrare i due leader. Se noi possiamo favorire i processi di pace siamo sempre a disposizione’.

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