Conte: “Abbiamo davanti è una sfida più difficile di quella affrontata”

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte torna in Aula per un’informativa al parlamento sulle misure adottate in questa fase 2 dell’emergenza coronavirus. Il premier arriva in Aula dopo le critiche sul decreto Rilancio e a poche ore dalla doppia mozione di sfiducia a Bonafede, salvato di fatto da Italia Viva di Matteo Renzi.

 “Sono qui per condividere con voi gli indirizzi che il governo sta perseguendo per riavviare il motore economico e produttivo del Paese. Siamo consapevoli che quella che abbiamo davanti è una sfida più difficile di quella affrontata all’inizio dell’emergenza”, ha esordito il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Nella prima fase siamo stati costretti a sospendere ogni attività che contemplasse il contatto. Gli italiani hanno pienamente compreso il rischio e condiviso il grande sforzo condiviso. Le misure sono state osservate con disciplina. Se oggi possiamo affermare che il peggio è alle spalle lo dobbiamo ai nostri cittadini. Dopo tre mesi esatti dal primo caso all’ospedale di Codogno possiamo affermare di aver preso la scelta giusta. Ritengo oggi doveroso compiere una scelta indirizzata verso un rapido ritorno alla normalità. Tutti conosciamo meglio il virus, come proteggerci, quali sono le regole di protezione. Mi rivolgo soprattutto ai giovani: in questa fase rimane fondamentale anche quando siamo all’aperto la distanza di sicurezza e ‘uso delle mascherine. Non è questo il tempo dei party e delle movide. Abbiamo predisposto un accurato piano di monitoraggio che ci dispone di avere un quadro dettagliato che ci interverrà di intervenire se in luoghi specifici dovessero accendersi nuovi focolai. Dobbiamo accettare il rischio, non possiamo aspettare il vaccino. Misure limitative oltre il tempo necessario sarebbero irragionevoli e non compatibili con i principi della Costituzione. Nel quadro normativo disposto si pone il Dpcm del 17 maggio. Contiene disposizioni per la riapertura delle attività economiche e sociale e protocolli di sicurezza. Il Dpcm, per quanto riguarda le attività commerciali al dettaglio e la ristorazione, stabilisce la riapertura dal 18 maggio. Allo stesso modo sono state riaperte le attività inerenti alla cura della persone e stabilimenti balneari. Dal 25 maggio riapriamo palestre e piscine. Dal 15 giugno cinema, teatri e scuole primarie. Invece dal 3 giugno i cittadini europei potranno venire in Italia senza obbligo di quarantena. Il governo ha introdotto una disciplina per l’App Immuni. Nei prossimi giorni partirà la sperimentazione. Il codice sorgente aperto potrà essere conosciuto da tutti. Con il decreto Rilancio il governo ha confermato il sostegno ma ha anche posto le basi per la ripartenza del Paese. Lo offriamo alle valutazioni del Parlamento. Si tratta di un testo complesso che supera l’entità di una manovra economica. Il sostegno non è incompatibile con il rilancio. Abbiamo voluto concentrare risorse ad esempio nella scuola, nella sanità, nella ricerca, nel turismo e nell’edilizia. Per i lavoratori vengono stanziati fondi per cassa integrazione e indennità per i lavoratori autonomi, ad esempio. Il governo inoltre ha introdotto una procedura semplificata per accelerare i tempi tecnici per i pagamenti. Istituiamo inoltre il Reddito di emergenza. Inoltre è stata introdotta una norma che consente di far emergere il lavoro sommerso nel mondo dell’agricoltura’.

A questo punto il Presidente del Consiglio è stato interrotto dalle proteste dei deputati del Centrodestra.

‘Colgo l’occasione per invitare i cittadini a fare le vacanze in Italia.  È il modo migliore per rilanciare la nostra economia in questa fase di emergenza. Abbiamo di fronte un’opportunità storica. Spetta a noi tutti trasformare questa emergenza in un’opportunità. Il nostro impegno sarà massimo e ci conforta la sicurezza che l’Italia è un grande Paese’.

 Dopo l’intervento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, la seduta alla Camera è stata sospesa per l’accesa polemica tra i deputati in Aula. Il rappresentante del Movimento 5 stelle ha puntato il dito contro il modello Lombardia scatenando la bagarre. “Chi l’attacca propone modello il Lombardia“, ha dichiarato Ricciardi, che poi ha proseguito: “Lei, signor Presidente del Consiglio, doveva fare come Gallera, che in conferenza stampa si presentava puntuale, e annunciava un ospedale per il quale hanno speso 21 milioni per 25 pazienti“.

Giorgia Meloni contro il decreto Rilancio: ‘Io penso che Lei, Presidente, sia consapevole di quanto siano sbagliate le parole del collega del Movimento 5 stelle ma credo che non si alzerà per prendere le distanze. Il M5s è il partito di maggioranza relativa, e credo che il collega non avrebbe preso la parola con questi toni senza aver concordato l’intervento. Si tratta di una strategia. Per smentirmi può prendere la parola per prendere le distanze dal collega del Movimento 5 Stelle. Anche questa volta è andato in televisione a presentare il decreto Rilancio, una bella pantomima, bella la scenografia. Bello tutto, solo che il decreto non c’era. Quando si lavora così,   credibilità nulla. Cinquecento pagine non sono un modo per rilanciare. Avete fatto scrivere una pagina a ogni membro delle task force? Tutti gli articoli servono anche per la spartizione del potere. Lei sta spendendo 55 miliardi di debito e gli interessi li pagheranno i nostri figli, anche la mia. Le sembra questo il momento per stanziare quasi 2,5 milioni e mezzo di euro per finanziare consulenze per il Ministero dello Sviluppo Economico? È ignobile una norma del genere in un decreto come questo. Considerate i monopattini più importanti dei disabili’, rincara la dose la Meloni criticando il bonus per l’acquisto dei monopattini.

 

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