Consultazioni. Lega e FdI contro Conte. Berlusconi: Opposizione dura, Salvini ha consegnato Paese alla sinistra

Dopo il primo giro di consultazioni con i gruppi minori, il presidente del consiglio incaricato, incontra i big: Pd, FI e M5s. Da Giuseppe Conte la Lega si è presentata senza Salvini e FdI senza Meloni. Ed entrambi annunciano manifestazioni in piazza, anche se divise. Silvio Berlusconi, dopo l’incontro con l’avvocato del popolo esprime “forte dissenso per questa operazione politica” e ribadisce: “Era meglio andare a votare. Sarebbe un errore madornale l’aumento dell’Iva”. I 5S intanto fanno quadrato intorno a Di Maio. “Chi lo attacca è contro tutti noi”, dice Patuanelli, confermando il voto su Rousseau.

Fdi: “Opposizione senza sconti”.  “A Conte abbiamo ribadito che Fdi sarà nettamente alla opposizione di questo governo: una opposizione che sarà senza sconto alcuno a un governo inaccettabile che si fonda su una alleanza tra partiti che fino a ieri litigavano e che nasce solo per una operazione di potere ed impedire il voto dei cittadini”.  “Non abbiamo trattato né sopra né sotto il tavolo, né con il Pd né con il M5s. Forti di questa coerenza al presidente Conte abbiamo ribadito la necessità di tornare al voto e useremo tutti gli strumenti per fare opposizione in Parlamento e anche nella piazza, perché mobilitare le persone è strumento di democrazia” dice Ciriani. Sulla manifestazione Tommaso Foti, vicepresidente del gruppo alla Camera ha aggiunto che sarà “senza bandiere di partito” e che sarà rivolta “a tutto il centrodestra e ai delusi del Pd e del M5s che se in buona fede non possono che sentirsi gabbati”.

Lega. “Speriamo manchino voti e si torni al voto”. La Lega, senza il segretario Matteo Salvini, si presenta da Conte con i sottosegretari uscenti Lucia Borgonzoni e Claudio Durigon. “Speravamo di poter avere una discussione con Conte sul futuro per capire se si troveranno i voti. Speriamo che non si trovino e si torni al voto”. Lo ha detto Lucia Borgonzoni sottosegretario della Lega al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte. A chi chiede di spiegare cosa significhi l’auspicio della mancanza di voti alla maggioranza in Senato, Claudio Durigon dice: “il nostro è un appello alla coscienza dei senatori a non votare questo mercificio”. “Non siamo riusciti a capire quale sarà l’indirizzo del presidente incaricato. Ha idee completamente diverse dalla Lega su immigrazione, quota 100 ed autonomie. Ha detto che difenderà i provvedimenti fatti ma si è detto pronto a modifiche, anche se non ci ha detto quali”, conclude. “I presidenti di commissione non si dimetteranno. Assolutamente no”, ribadisce Durigon. “Sono lì e restano. Del resto, a suo tempo io ho votato per Fico”, conclude.

Berlusconi: ” Era meglio tornare a votare”. “Dopo il fallimento del governo siamo convinti che le maggioranze per essere garanzia di efficienza e stabilità si devono formare prima del voto da forze politiche omogenee e valoriali. Sarebbe stato assolutamente meglio ridare la parola agli italiani”, dice Silvio Berlusconi al termine della consultazione con il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte. “Continuiamo a credere che solo il centrodestra vero e nuovo rappresenterebbe la vera maggioranza degli italiani, con idee programmi e persone per condurre il paese fuori dalla crisi”. Lo ha detto Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni.”Abbiamo manifestato al presidente il nostro doveroso rispetto istituzionale, naturalmente abbiamo espresso il nostro dissenso per un’operazione politica che si sta mettendo in atto, fragile e del tutto inadatta a risolvere i problemi del Paese”. L’ha detto il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, dopo il colloquio con il premier incaricato Giuseppe Conte a Montecitorio. “Il fatto che la Lega abbia proposto di risuscitare l’esperienza gialloverde rappresenta per noi un problema politico molto serio, su cui tutti gli elettori di centrodestra devono riflettere seriamente perché così si è consegnato il Paese alla sinistra”, dice Berlusconi, annunciando “una opposizione ferma, coerente, senza sconti ma composta. La condurremo innanzitutto in Parlamento ma saremo pronti a mobilitarci se aumenteranno l’oppressione giudiziaria o la pressione fiscale mettendo le mani nelle tasche degli italiani”.

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