Il capitano dei Carabinieri del Noe Gianpaolo Scafarto, indagato per falso materiale e ideologico nell'ambito dell'inchiesta Consip, poco prima dell'interrogatorio nell'ufficio del procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo e del pm Mario Palazzi. Roma, 10 maggio 2017. ANSA/ FRANCESCO TAMBURRO

Consip: interdizione dalle funzioni per Scafarto e Sessa

Interdizione di un anno dall’esercizio di pubblici ufficiali dei carabinieri ed una nuova accusa, questa volta di depistaggio per il maggiore dei carabinieri Gian Paolo Scafarto e per il colonnello Alessandro Sessa, indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma su Consip. L’ha disposta il gip Gaspare Sturzo su richiesta del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi.

Per Scafarto, già indagato per falso e rivelazione del segreto d’ufficio, è scattata anche l’ipotesi di depistaggio. Stessa ipotesi per Sessa, già iscritto sempre per depistaggio in relazione alle false dichiarazioni rese al pm.

La nuova accusa di depistaggio si riferisce all’eliminazione delle comunicazioni intercorse tra i due al fine di sviare, secondo l’accusa, le indagini della procura sulla fuga di notizie riguardanti l’inchiesta a suo tempo aperta a Napoli su Consip.

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