Consiglio europeo e Draghi: ‘Vaccini e Brevetti: Sui brevetti si sta arrivando ad una soluzione’

Il premier Draghi concluso il Consiglio europeo è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sugli argomenti affrontati. “Sui vaccini c’è stata una certa soddisfazione sul modo in cui si procede un po’ dappertutto – ha detto il presidente del Consiglio citato da Sky Tg24  la campagna deve accelerare anche in estate. Sui brevetti stiamo arrivando ad una soluzione che prevede il conferimento obbligatorio di licenze e il Green pass è atteso per metà giugno

Il Green Pass, o certificato Covid digitale europeo   come è stato ribattezzato dopo numerose oscillazioni nominalistiche, aiuterà a ripristinare una maggiore libertà di circolazione nell’Ue a partire dal prossimo primo luglio, anche se non è la bacchetta magica che risolverà tutto.

E’ però una “buona notizia” per i cittadini europei, sottolinea il negoziatore del Parlamento Europeo, il socialista spagnolo Fernando Lopez Aguilar, presidente della commissione Libe, che voterà l’accordo raggiunto tra Consiglio e Parlamento sul regolamento la settimana prossima, prima del voto in plenaria tra il 7 e il 10 giugno. Un regolamento, una “legge europea” immediatamente efficace, è comunque meglio dell’alternativa: una Babele di certificati “nazionali”, se non “regionali”, il che vorrebbe dire “confusione, arbitrarietà, insicurezza e discriminazione”.

La complicazione principale è data dal fatto che l’Ue non è uno Stato federale e ha competenze limitate: le cose possono essere semplificate solo fino a un certo punto. Le competenze restano principalmente nazionali, con 27 Stati membri, e questo comporta inevitabilmente delle complicazioni, anche se il certificato sarà normato da un regolamento, provvedimento che ha forza di legge in tutti gli Stati

Dall’accordo tra Consiglio e Parlamento è uscita una proposta che, secondo il negoziatore Lopez Aguilar, è decisamente migliore rispetto alla proposta della Commissione e alla posizione negoziale del Consiglio, in ogni “singolo articolo”. Anche se il Consiglio, forte anche della procedura di urgenza decisa per arrivare ad avere il certificato in vigore prima dell’estate (altrimenti rischierebbe di essere pressoché inutile), “non ha mostrato volontà di compromesso” con il Parlamento nel corso dei negoziati.

Il green pass, per ora solo cartaceo, sarà disponibile per i cittadini italiani in versione digitale su ‘Io, la App della Pubblica Amministrazione  nata proprio per rendere fruibili tutti i servizi pubblici in modo semplice e immediato. Ad oggi l’hanno scaricata circa 11 milioni di italiani, con 20 milioni di Spid attivati.

“Verso metà giugno saremo pronti e dal 1° luglio partirà – ha detto il ministro Colao – È un certificato, non un passaporto e forse non dovremo neppure scaricarlo ma arriverà una notifica e a chi ha l’App Io avrà lì dentro”.

Con l’adozione del Green pass europeo i Paesi Ue non potranno più imporre ulteriori restrizioni di viaggio, come la quarantena, l’autoisolamento o i tamponi, «a meno che tali misure non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica» in risposta alla pandemia di Covid. Il green pass nazionale resterà necessario per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa) e, dal 15 giugno, per partecipare alle feste di nozze.

Il Consiglio europeo  ha affrontato anche argomenti come Russia e Bielorussia. “Le sanzioni a Minsk – ha assicurato il premier Draghi – sono equilibrate e ben dirette. Se ci saranno reazioni della Russia le vedremo. Noi siamo un continente forte e ci sono molte cose che si possono fare a proposito della Russia, prima di tutto una completa attuazione degli accordi di Minsk. Bisogna rafforzarsi molto anche perché il livello di interferenza è veramente allarmante“.

A Bruxelles non è stato affrontato l’argomento migranti. “Ho sollevato il problema e devo dire che c’è stato una presa di coscienza da parte di Germania e Francia – ha detto il premier Draghi – non voglio parlare di progressi, ma spero che la buona volontà si trasformi in fatti. Le immagini dei corpi dei bambini sono inaccettabili e mi auguro di trovare una soluzione nel prossimo Consiglio Europeo“.

Altro argomento affrontato è quello dei licenziamenti. “Si è fatto un passo avanti – ha detto il presidente del Consiglio – spero che sindacati e imprese si trovano in questa soluzione. Dal primo luglio non c’è più il divieto assoluto di licenziare, perché un’azienda che non richiede la Cassa può farlo, ma c’è un forte incentivo a prendere una strada diversa“.

Il Governo – ha aggiunto Draghi –aveva già annunciato il termine del blocco all’epoca se non sbaglio della presentazione del Def, e quindi questo provvedimento è decisamente un miglioramento rispetto alla situazione precedente“.

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