Consiglio dei ministri: Ciciliano commissario per funerali di Papa Francesco

“Abbiamo adottato il provvedimento che consente al Capo dipartimento della Protezione Civile”, Fabio Ciciliano, “di occuparsi di mobilità, assistenza e accoglienza fino all’elezione del nuovo pontefice. La figura corrisponde a quella di un commissario. Non sono stata ancora quantificate le risorse necessaria, ma già un provvedimento è stato adottato per 5 milioni di euro”. Lo anticipa ai cronisti all’esterno di Palazzo Chigi il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, al termine del Consiglio dei ministri di oggi convocato a seguito della morte di Papa Francesco.

“Per quanto riguarda le misure di ordine pubblico rimangono in capo al prefetto di Roma che comunque si raccorderà con il capo dipartimento, il quale opererà anche in regime di deroga. Diciamo che la figura corrisponde a quella di un commissario. Nulla di nuovo, perché anche nelle precedenti analoghe esperienze ci si è comportati in questo modo”, specifica Musumeci.

Restano consentite tutte le manifestazioni per il giorno della Liberazione il 25 aprile “con la sobrietà che la circostanza impone a ciascuno”.

Le partite di sabato del campionato di calcio sono sospese. Sabato, giorno dei funerali del Papa, erano in programma Como-Genoa (ore 15), Inter-Roma (ore 18) e Lazio-Parma (ore 20.45), gare valide per la 34esima giornata di Serie A. Da domenica si gioca nuovamente.

Il testo del decreto legge approvato
Per assicurare la “funzionale organizzazione” delle esequie del Santo Padre Francesco e della successiva cerimonia per l’inizio del ministero del nuovo Pontefice, il Capo del Dipartimento della protezione civile “individua, definisce ed attua le misure organizzative relative alla mobilità, all’accoglienza, anche sanitaria, e all’assistenza della popolazione e a quant’altro occorra a garantire il funzionale svolgimento dei medesimi eventi”. Inoltre “individua, definisce e attua le iniziative dirette al conseguimento urgente della disponibilita’ di beni, forniture e servizi comunque necessari e strumentali per la funzionale organizzazione dei predetti eventi”. Lo si legge nella bozza del Dl approvato in Cdm contenente ‘Disposizioni urgenti’ per l’organizzazione e la gestione delle esequie del Santo Padre Francesco e la cerimonia di inizio mandato del prossimo Pontefice.

Per assicurare la “massima efficienza, efficacia e tempestività” e “la gestione unitaria delle attività”, il Capo del Dipartimento opera in stretto raccordo con il Prefetto di Roma, il Commissario di Governo per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, il presidente della Regione Lazio e il sindaco di Roma Capitale, garantendo “il costante coordinamento anche con le altre amministrazioni, gli enti pubblici e privati e le societa’ di servizi, anche attraverso l’interscambio delle informazioni utili in un contesto di sinergie operative”.

Il Capo del Dipartimento, prosegue il testo, si avvale delle strutture del Dipartimento della protezione civile, “assicurando il concorso delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile nonché può individuare soggetti attuatori per il compimento di specifiche azioni o interventi, ivi comprese società in house o partecipate dallo Stato o dagli enti territoriali interessati”.

Il Capo del Dipartimento della protezione civile provvede con i poteri e mediante le ordinanze, previa intesa con il Ministero dell’interno, ad atti di indirizzo “che disciplinano l’organizzazione di manifestazioni pubbliche ad alto impatto”.

“Il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento per chiarire le regole sulla determinazione degli acconti Irpef 2025. La disposizione conferma che lavoratori dipendenti e pensionati senza redditi aggiuntivi non dovranno versare alcun acconto, evitando qualsiasi aumento del carico fiscale”. Lo dichiara Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia: “L’intervento si è reso necessario per correggere un difetto di coordinamento tra il decreto legislativo del 2023, attuativo della delega fiscale, che prevedeva per il solo 2024 la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre e la Legge di bilancio 2025 che ha reso strutturale la riduzione di aliquote”, spiega Leo, con l’obiettivo “di tutelare i contribuenti e garantire una corretta applicazione della riforma fiscale. Abbiamo approvato il provvedimento in tempo utile per assicurare che non vi siano errori nei prossimi versamenti o nella compilazione delle dichiarazioni dei redditi”.

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