Congresso a Trieste per Fratelli d’Italia

Sul palco della sala del PalaRubini di Trieste Giorgia Meloni spiega la scelta della città:  ‘Trieste e la più italiana delle città, la sua storia è tutta italiana, è stata protagonista sempre, dalla Grande Guerra alle foibe, alla lotta anticomunista, all’esodo, quando centinaia di migliaia di persone persero tutto quello che avevano, tranne l’identità, che non potevano togliere loro’, e dice questo  ricordando i martiri di Trieste e della sua libertà, in particolare un eroico ragazzo di 16 anni che perse la vita per la sua città e la sua patria  insieme ad altri 5 martiri:  ‘Noi siamo i patrioti, quelli che pensano che l’amore per l’Italia venga prima di tutto il resto: noi diciamo prima l’Italia e prima gli italiani. Fratelli d’Italia si occupa di difendere gli interessi del suo popolo e dei nostri figli. Anime belle, benpensanti, storcete il naso quanto volete, ma noi diamo e daremo risposte a questi problemi perché siamo gente del popolo, che sta in mezzo a popolo e lo conosciamo bene da sempre. A questi scettici di sinistra che negano i problemi che noi denunciamo, diciamo di andare tra la gente, per conoscerli, questi problemi. La nostra di difendere il popolo è una scelta obbligata, il nostro appello ai patrioti oggi è diverso da quello di qualche decennio fa, quando c’era la Guerra Fredda. In un quadro nel quale tutti fanno i loro interessi nazionali.  Dagli Usa alla Gran Bretagna, alla Francia, alla Germania. L’Italia è l’unico Paese che non fa i propri interessi nazionali’.

Noi chiediamo il voto agli italiani perché siamo gli unici che faranno un governo che difenda i loro interessi, con la nostra proposta politica e il nostro programma. Ora dobbiamo fare un passo ulteriore e per questo chiediamo a tutti di darci una mano. Patriota non è un termine ottocentesco, ma un concetto moderno, attuale: i patrioti sono quelli che lottano ogni giorno per gli italiani. Patriota, ha proseguito la leader di Fratelli d’Italia,  è anche colui che ha il coraggio di dire che questo progetto di Unione europea è finito, che il progetto è fallito, che va chiuso e riaperto sulla base di confederazione di popoli liberi e non di popoli sudditi. Nell’Europa di oggi l’Italia ad esempio deve guardare più che a Bruxelles al gruppo di Visegrad dei Paesi dell’Est, che ovviamente la Ue e la stampa internazionale asservita dipinge falsamente come pericolosi estremisti, ciò che non è. Insomma dobbiamo difendere i confini dell’Unione europea e interrograrci sull’euro: funziona o non funziona? No, l’euro ha rafforzato solo la Germania e indebolito tutti gli altri Paesi che l’hanno adottato. Noi responsabilmente riteniamo che dobbiamo interrogarci su questa materia, per non essere travolti dal prossimo e verosimile crollo dell’euro che produrrà perdita di posti di lavoro e povertà diffusa. Ma ce l’abbiamo un piano B?’.

Meloni ha poi denunciato la vicenda delle banche italiane al centro delle polemiche: ‘Quando saremo al governo istituiremo una nuova commissione d’inchiesta sulle banche e sulle responsabilità  delle sinistra, e non faremo sconti a nessuno. Governavano le banche come governano l’Italia, in maniera disastrosa’.

La Meloni affronta poi un problema molto sentito ed estremamente utile per dipingere una realtà molto sentita che riguarda gli immigrati, e che può essere risolutiva per il voto e per la campagna elettorale: ‘Tra i tagliagole dell’Isis e il governo di Assad noi preferiamo certo il secondo, e lo ribadisco. Non schieriamo truppe al confine orientale, ma le vogliamo schierare ai confini meridionali, per impedire l’invasione di clandestini. E patrioti sono anche quegli immigrati che entrano regolarmente, lavorano, rispettano le regole, imparano la nostra lingua e i nostri usi, quelli sono e possono essere autentici patrioti. Quando saremo al governo stabiliremo alcuni punti fermi: da noi non si entra illegalmente e basta. Le navi delle ong che favoriscono l’invasione della nostra patria verranno fermate e requisite. E quando noi fermeremo le partenze, fermeremo anche le morti in mare. Ma quelle vittime, forse sono funzionali a una certa sinistra cinica, ma noi non siamo così, non ci stiamo. Aboliremo poi l’anomalia della protezione umanitaria, che esiste solo da noi, e le cooperative dovranno rendicontare sino all’ultimo euro delle loro attività.  Costoro non hanno diritto di darci lezioni di umanità , perché hanno lucrato sulla disperazione dei clandestini’.

Solo chi detesta la patria poteva immaginare una legge come lo ius soli, utilizzando i bambini come scudi umani per fare i propri interessi. Con la cittadinanza non si scherza, va meritata e conquistata, ha detto Meloni: ‘Diffido il governo a fare questa legge in scadenza di legislatura che non ha il consenso degli italiani. Alle sinistre chiedo di mettere lo Ius soli al primo punto del vostro programma elettorale. Si chiama democrazia. Abbiamo raccolto più di centomila firme contro lo ius soli,  firme che presenteremo al presidente della Repubblica Mattarella. Gli italiani sono stati negli ultimi anni scavalcati dagli immigrati, che prendono le case, le cure e quant’altro che spetta di diritto agli italiani’.

Meloni ha illustrato poi diffusamente le proposte di Fratelli d’Italia sulle pensioni, sull’economia, sul lavoro, sulla famiglia, sull’etica, sul sociale, sul gender, sulla religione, sulla scuola, sulla legge elettorale, tra gli applausi continui del pubblico: ‘Patriota è chi costruisce la famiglia e la difende tra mille difficoltà’,

Conclude  appellandosi agli alleati del centrodestra, illustrando i punti del programma di FdI su cui si può convergere:  ‘La storia di cui siamo figli non prende lezioni da nessuno: siamo figli di una grande storia politica, di Paolo Borsellino, noi siamo i veterani di mille battaglie contro la corruzione e l’illegalità. Non sono i Cinque Stelle i garanti di queste lotte, perché sui campi di battaglia non l’abbiamo mai visti’.

Ha  avuto parole di scherno per la legge Fiano e su quella che ha definito la coperta di Linus della sinistra, il fascismo: ‘Quando la sinistra non ha più nulla da dire, tira fuori il fascismo, ma non incanta più nessuno…’.

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