Compravendita: Di Pietro, da Grasso atto di responsabilità

“Quello di Piero Grasso è un atto di responsabilità che condividiamo e apprezziamo molto”. Così il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, in un’intervista rilasciata a ‘Il Fatto Quotidiano’. Di Pietro, riferendosi al voto dell’Ufficio di Presidenza di ieri, afferma: “Era stata presa una decisione vergognosa. Sarebbe stata un’umiliazione delle istituzioni. Bene ha fatto Grasso a porre rimedio. Ha dimostrato di essere un uomo di Stato, è un gesto che gli rende onore”.

Non pensa che sia un rovesciamento clamoroso del parere espresso dai senatori?

“Ho davanti agli occhi il decreto di rinvio a giudizio di Berlusconi. C’è scritto che ha fatto cadere un governo in carica con un atto di corruzione. Su queste carte è indicato come parte offesa, al primo posto, il Senato della Repubblica. Inoltre, l’ex magistrato Piero Grasso ha guidato una procura che ha avuto come obiettivo la lotta al voto di scambio. Non poteva prendere una decisione diversa”.

Ciò non toglie che in Ufficio di Presidenza avessero votato contro…

“Quei senatori non meritano la carica che occupano e le responsabilità che gli spettano. Avevano svenduto la loro scelta per motivi politici, sporcando la dignità e il ruolo del Parlamento. I voti decisivi erano stati quelli dei centristi De Poli e Lanzillotta”.

E’ l’effetto del nuovo abbraccio tra Casini e il Cavaliere?

“Io Casini lo capisco, in fondo. Un giorno è a destra, un giorno a sinistra. Oggi, per esempio, mentre ammicca a Berlusconi, governa con il centrosinistra in Sicilia. Dalle mie parti questo si chiama ‘il mestiere più antico del mondo’”.

Lanzillotta però ricorda che non esisteva “nessun precedente” in cui il Senato si fosse costituito parte civile in un processo.

“E’ vero. Ma è altrettanto vero che nella storia della Repubblica non si era mai verificato un atto criminale di questa entità. Nel campo di imputazione di Berlusconi – e nella condanna di De Gregorio – c’è scritto che quel crimine ha stravolto una maggioranza parlamentare e fatto cadere un governo. Episodi di una gravità senza precedenti.  Ripeto: Grasso non poteva prendere una decisione diversa. L’Italia dei Valori si è già costituita parte civile. Ora dovrebbero farlo gli altri partiti di quella maggiorana e il presidente di allora, Romano Prodi”.

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