I rincari fanno male, anche alle imprese. E’ quanto emerge da uno studio di Coldiretti, secondo cui con un aumento del 26,2 per cento nei costi per l’energia elettrica a carico delle imprese, si è verificata una stangata da record che mette a rischio la competitività.
Una situazione questa che, come emerge dallo studio in questione, sarebbe destinata ad aggravarsi – dopo il rincaro dell’1,1 per cento per la bolletta del gas e dell’1,4 per cento per la luce comunicato dall’Autorità per l’energia elettrica a partire dal primo di ottobre. L’ulteriore aumento delle bollette in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché- precisa la Coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare”.
Preoccupanti inoltre risultano i dati relativi ai rincari di agosto. “In tale periodo i costi a carico delle imprese agricole sono aumentati del 6,8 per cento per i carburanti ma rincarano pure i concimi, le cui quotazioni sono più alte del 7 per cento, ed i mangimi mentre non fanno eccezione – continua la Coldiretti – le sementi, per le quali si spende il 2,5 per cento in più”. “Il risultato finale – conclude la nota – è stato un aumento dei costi del 3,9 per cento per le imprese agricole ad agosto su base annua”.