“Saipem e l’ambasciatore italiano, per conto del governo italiano, ha confermato l’ok dell’Italia alla trivellazione dell’Artico, con la garanzia di Sace e Cassa Depositi e Prestiti, da cinquecento milioni di euro fino a un miliardo. Una notizia gravissima, un dietrofront agli impegni per i clima presi alla Cop26 da parte del ministro Cingolani” lo affermano Angelo Bonelli ed Eleonora Evi co-portavoce di Europa Verde.
“Durante la conferenza di Glasgow l’Italia proprio Cingolani ha a firmato il BOGA, seppure nella sua forma più leggera. Si tratta comunque di un accordo nel quale l’Italia si impegnava a non dare più sussidi pubblici per progettare all’estero impianti per estrarre o bruciare gas, petrolio e carbone.
Invece non è stato così – proseguono i due ecologisti – questa notizia conferma che sarà finanziato uno dei progetti più devastanti di terra: l’Artico è una delle zone più delicate e punto di vista ambientale e metro dei cambiamenti climatici in atto”.
“Come Europa Verde chiediamo le dimissioni del ministro Cingolani- concludono i due co-portavoce – che ci ha ingannato, e continua il suo ministero nel segno della finzione ecologica”.