Cingolani “Ridurre del 55% produzione anidride carbonica”

Sui problemi del clima del mondo, sottolineati anche dal rapporto IPCC dell’Onu, il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani al Tg1 ha ricordato come si tratti di “qualcosa che purtroppo era previsto, visto che negli ultimi 200 anni siamo passati da un miliardo a 8 miliardi di abitanti” dice al TG1. “Abbiamo compiuto una rivoluzione industriale spaventosa, basata principalmente sui carburanti fossili per i mezzi di trasporto e per ogni genere di attività ed è per questo che si sprigionano quei gas che inquinano ed il clima della terra di riscalda: è un pò come un’auto sotto il sole che diventa rovente all’interno” aggiunge. “Il risultato ulteriore è che si sciolgono i ghiacciai, si alza il livello dei mari e si desertificano i territori. E tutto questo è accaduto in duecento anni, è come l’ultimo minuto di una giornata di assoluto equilibrio in cui tutto si stravolge: siamo esplosi demograficamente e i consumi sono aumentati” sottolinea Cingolani che sulla possibile soluzione ricorda come esista “una road map”. “Ci sono gli accordi di Parigi che prevedono di diminuire l’uso nei prossimi dieci anni di tutto quello che produce anidride carbonica. Dobbiamo ridurre del 55% entro il 2030 e bisogna fare una transizione ecologica: la grande sfida è passare a fonti rinnovabile, elettrificando il più possibile per una energia che non produce anidride carbonica quando viene prodotta” conclude il ministro.

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