Cinema, addio al regista Ken Russell

Il mondo del cinema britannico, dà l’addio a Ken Russel, uno dei registi più trasgressivi, ed originali. E’ morto oggi in ospedale, all’età di 84 anni ad annunciarlo è stato il figlio Alex a The Telegraph, che lo rende noto su Twitter.

Nato a Southampton nel 1927, Russell è diventato famoso internazionalmente nel 1969 con il suo “Women in Love” (Donne in Amore), adattato dall’omonimo romanzo di D.H.Lawrence, con Glenda Jackson e Oliver Reed. Il film, che a suo tempo fece scandalo (tra l’altro per una famosa scena di lotta tra due uomini nudi) ottenne una serie di nomination gli Oscar, tra cui quella per il miglior regista. Ma ad ottenere la statuetta fu soltanto la Jackson in quanto miglior attrice protagonista. Altri film di Russell sono tra l’altro “The Music Lovers” (L’altra faccia dell’amore) dedicato alla vita di Piotr Ilic Cajkovskij, “Tommy”, ispirato all’opera rock degli Who, Lisztomania, un’altra opera rock, Diavoli, stati di allucinazione. Russell era un uomo di grandi passioni anche nella vita privata: ha avuto quattro matrimoni, quattro divorzi, cinque figli. Sul piano professionale, invece, aveva un’idea chiara del suo posto speciale, nel mondo dei grandi cineasti. Come dimostra il celebre, l’episodio del suo incontro con Federico Fellini, a Cinecittà: parlarono brevemente, poi si definirono reciprocamente “il Fellini inglese” e “il Ken Russell italiano”. Due grandi talenti, con due “ego” altrettanto grandi: ma sicuramente loro potevano permetterselo.

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