Cina-Usa: coronavirus, colloquio telefonico fra Xi e Trump su epidemia

Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha avuto oggi una conversazione telefonica con l’omologo degli Stati Uniti, Donald Trump, e ha esortato la parte statunitense a rispondere ragionevolmente allo sviluppo dell’epidemia di coronavirus. Lo riferisce l’agenzia ufficiale di stampa cinese “Xinhua”. Nel sottolineare che gli sforzi di prevenzione e controllo della Cina stanno gradualmente producendo risultati positivi, Xi ha rimarcato che la Cina ha piena fiducia nella propria capacita’ di prevalere sull’epidemia. “La Cina spera che gli Stati Uniti valuteranno l’epidemia in modo ponderato e adatteranno le misure di risposta in modo ragionevole”, ha detto Xi, aggiungendo che le due parti possono mantenere la comunicazione, rafforzare il coordinamento e lavorare insieme per contenere l’epidemia. La Casa Bianca ha affermato che nella sua conversazione con Xi, Trump “ha espresso fiducia nella forza e nella resilienza della Cina nell’affrontare la sfida dell’epidemia”. I due leader hanno anche parlato dell’accordo economico e commerciale di fase uno che i loro paesi hanno firmato di recente.

Nei giorni scorsi il ministero degli Esteri cinese ha criticato gli Stati Uniti per “aver creato e diffuso la paura” di un’epidemia di coronavirus, chiedendo sforzi globali per contenere l’epidemia. La portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, ha affermato che gli Stati Uniti avrebbero agito per creare e diffondere paura a seguito dell’epidemia di coronavirus in Cina, invece di offrire assistenza significativa. “Gli Stati Uniti sono stati la prima nazione a suggerire il ritiro parziale del personale dell’ambasciata e la prima a imporre un divieto di viaggio ai viaggiatori cinesi”, ha detto Hua. “Impedire alle persone di varcare i confini e’ irragionevole e tutto cio’ che e’ stato fatto non poteva che creare e diffondere la paura, il che e’ un cattivo esempio”, ha aggiunto la portavoce.

Hua ha inoltre specificato che la Cina spera che i singoli paesi possano esprimere giudizi ragionevoli e basati sulla conoscenza scientifica. Pur insistendo su un rischio “contenuto” per il popolo statunitense, Stati Uniti hanno dichiarato un’emergenza di salute pubblica venerdi’ 31 gennaio, annunciando che avrebbero vietato l’ingresso di cittadini stranieri che hanno recentemente visitato la Cina. Secondo quanto riporta l’emittente televisiva cinese Cgtn, i cittadini statunitensi che hanno viaggiato nelle ultime due settimane nella provincia cinese di Hubei – l’epicentro dell’epidemia di virus – saranno soggetti a una quarantena obbligatoria di 14 giorni, il periodo di incubazione del virus, secondo quanto emerge da un nuovo regolamento.

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