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Sabato pomeriggio, nella cittadina di Huaidian, nella provincia di Henan, un ex poliziotto ha rapito cinque bambini, uccidendone quattro a coltellate. Il presunto killer è stato già arrestato dalla polizia. A riferirlo è stato il Centro Informazioni per i diritti umani e la democrazia, gruppo di attivisti con base a Hong Kong. L’uomo, di 22 anni, ha prelevato il gruppo di bambini in un parco e li ha rinchiusi in un magazzino. Quindi ha infierito sui piccoli, tutti di età intorno ai 10 anni, con un coltello. Quattro di loro sono morti mentre il quinto è gravemente ferito.
“Il sospetto è un giovane proveniente da Anhui (est della Cina, ndr)”, ha spiegato un funzionario locale, aggiungendo che il ragazzo vive con la madre nella contea di Shenqiu, dove si trova la cittadina di Huaidian. Un portavoce del governo locale ha aggiunto che l’uomo era disoccupato, precisando che sono in corso le indagini per accertare il movente del massacro.
Secondo gli attivisti, il presunto killer era un ex poliziotto che avrebbe commesso la carneficina come “rappresaglia” contro il suo licenziamento. Le autorità, tuttavia, hanno smentito questa ricostruzione. Non è la prima volta che i bambini in Cina finiscono nel mirino di folli omicidi. A settembre, sempre nella provincia di Henan, un agricoltore con problemi mentali ha fatto strage di sei persone, tra cui due bimbi. Il mese prima, otto scolari erano stati feriti, in un centro per figli di immigrati, da un componente dello staff che aveva impugnato un coltello. Lo scorso anno ben 15 bambini erano morti in seguito a episodi di violenze verificatisi nelle scuole.
