Cina, un altro dissidente muore poco dopo la scarcerazione

Un dissidente cinese, scarcerato per motivi di salute, è morto dopo aver scontato quasi l’intera condanna a 12 anni di carcere per “sovversione”. Lo ha reso Amnesty international. Lo scrittore Yang Tongyan è deceduto ieri, circa tre mesi dopo aver subito un intervento per rimuovere un tumore al cervello. Amnesty ha sottolineato un modello emerso negli anni recenti che vede la Cina rilasciare gli attivisti malati poco prima della morte. Il Premio Nobel per la pace Liu Xiaobo ne è l’esempio più recente.

La notizia della morte di Yang Tongyan giunge mentre il presidente americano Donald Trump, il cui governo aveva esortato la Cina a rilasciare Liu prima che morisse, è arrivato a Pechino per incontrare l’omologo cinese Xi Jinping. “La morte di un altro detenuto cinese rilasciato per motivi di salute è inquietante”, ha dichiarato Nicholas Bequelin, di Amnesty. “Sembra che non esistano responsabilità per la morte di detenuti scarcerati per condizioni mediche bollati dalle autorità ‘nemici dello Stato'”, ha aggiunto Bequelin.

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