Cina. Morto il monaco 21enne che si immolò lunedì

Non ce l’ha fatta Lobsang Tsultrim, il monaco 21enne che si immolò lunedì scorso nella città di Ngaba. (Aba per i cinesi) Lo riferisce il sito di Phayul. Le autorità hanno rifiutato la richiesta della famiglia di poter riavere il corpo del ragazzo e lo hanno fatto immediatamente cremare. Intanto oltre 300 monaci sono scesi in piazza per una preghiera collettiva in segno di protesta contro le autorità che hanno impedito loro di andare a dare l’ultimo saluto a Dolkar Tso, la donna, madre di due figli di 5 e 2 anni, che si è data fuoco, perdendo la vita, il 7 agosto nei pressi del monastero di Tsoe a Kanlho. Dopo la morte della donna, secondo le informazioni disponibili, due monaci del monastero di Tsoe sono stati arrestati per aver protestato contro le autorità. In un secondo momento la polizia cinese ha arrestato anche altri 17 monaci. Dopo aver bloccato le fiamme i monaci avevano portato il corpo di Dolkar Tso nel monastero per poi riportarla al villaggio dove era nata. Sembra che mentre veniva soccorsa dai monaci Dolkar abbia chiesto ai religiosi di ucciderla subito, colpendole la testa con una pietra, per evitare di farla finire nelle mani dei cinesi. Con le ultime due immolazioni, è salito a 46 il numero di coloro che si sono dati fuoco per la causa tibetana dal 2009 ad oggi.

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