L’abbigliamento cinese, si completa con le mascherine antismog. L’inquinamento dell’aria, raggiunge livelli talvolta 40 volte superiori al limite di sicurezza. L’unica soluzione, per proteggere i bambini ma non solo, da questo grande nemico per la salute, è quello di rimanere chiusi in casa. Un lungo reportage sul New York Times raccoglie le testimonianze di genitori, medici e insegnanti, dipingendo un quadro raccapricciante del futuro urbano cinese.
Le famiglie rinchiudono i figli nelle mura domestiche, anche se questo significa tenerli lontani dagli amici; le scuole limitano o cancellano completamente le attività all’aperto; alcune grandi scuole internazionali si stanno attrezzando con enormi “palloni” per le attività sportive.
E quelli che possono pensano ad emigrare: “Spero che in futuro riusciremo a trasferirci in un altro paese”, auspica Zhang, un avvocato, “altrimenti soffocheremo fino alla morte”. Molte persone scelgono per le vacanze, le destinazioni “pulite”, come il Tibet, Hainan e Fujian. “Sono in questo ospedale da sei anni – racconta Richard Saint Cyr, neo papà e pneumologo in un ospedale di Pechino – non ho mai visto una preoccupazione così diffusa”. In un solo giorno nell’ospedale pediatrico di Pechino, sono stati ricoverati circa 9mila bambini per problemi respiratori.
Il malcontento nei confronti dell’establishment e della mancanza di interventi sul fronte della lotta all’inquinamento, è sempre più diffuso, unito a una palese sfiducia per le informazioni che vengono fornite: “Non credo alle misurazioni sull’inquinamento delle autorità di Pechino”, afferma un ex giornalista. Il commercio di purificatori d’aria va a gonfie vele: le vendite sono triplicate nei primi tre mesi del 2013 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Tags Cina inquinamento atmosferico Pechino smog smog cina
Riprova
Baltimora, ponte crolla in acqua dopo urto con una nave: si temono morti e feriti
Si temono morti e feriti a Baltimora, nello Stato americano del Maryland, dopo che una …