BOLOGNA. Quattro anni e sei mesi all’ex presidente di Banca di Roma-Capitalia Cesare Geronzi, tre anni e sei mesi all’ex dg Capitalia Matteo Arpe. Sono le pene rideterminate dalla seconda sezione penale della Corte di Appello di Bologna nel nuovo giudizio di secondo grado per la vicenda della vendita delle acque Ciappazzi, filone nato dall’inchiesta sul crac Parmalat del 2003. La Cassazione aveva disposto di rivedere al ribasso le pene per la prescrizione e la riqualificazione di alcuni reati.
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