Chiuso il calciomercato: il colpo è stato Balotelli, quanti movimenti per Genoa e Palermo

Il calciomercato si è chiuso ieri, la sessione di gennaio è monopolizzata da quelle squadre che devono ritoccare il proprio organico dopo aver sbagliato delle operazioni a giugno. C’è chi si trova in una posizione di classifica allettate e decide o di aggiungere qualcosa o di non rompere gli equilibri, c’è chi invece, partita con grandi ambizioni, ha fatto una tremenda fatica e non ha trovato grandi riscontri in qualche pedina e cerca di sostituirla in modo adeguato, e c’è anche chi è collocata in posizioni deficitarie e cerca gli elementi giusti in grado di portare ad una virata. Chi si è mosso così è stato il Palermo che, in piena retrocessione, è stato attivissimo sul mercato pescando sia in Italia che all’estero. Si sa che per una squadra impantanata nei bassifondi non è facile convincere i giocatori a vestire la propria maglia, così i rosanero hanno monitorato chi non trovava spazio nei propri club e poteva vedere in Sicilia un motivo di rilancio. Così sono stati acquistati dal Napoli Aronica e Dossena, ormai chiusi dalla concorrenza in maglia azzurra e poi per il difensore la scelta siciliana era sempre un sogno custodito nel suo cuore essendo lui proprio nativo di Palermo. In porta, poi, è stato preso Sorrentino dal Chievo, poi è stata fatta spesa all’esterno con Nelson del Betis, Formica del Blackburn, Faurlin del Qpr, Boselli che già ha avuto un’esperienza in Italia con il Genoa, e poi è stato preso dall’Udinese l’attaccante Fabbrini che, quest’anno non ha avuto molto spazio mentre nella scorsa stagione è stato impiegato con una certa continuità offrendo anche prestazioni positive. Comunque, questi nomi provenienti la maggior parte da squadre inglesi non incendiano i tifosi, però, naturalmente la speranza è che possano stupire e che Gasperini sappia trarre il meglio dalle loro caratteristiche. Ma, tra le pericolanti, il Palermo ha fatto il possibile stravolgendo la configurazione di squadra iniziale, ma anche il Genoa non è stato a guardare. Anzi. I grifoni, però, solo per Floro Flores si sono recati all’estero, anche se il partenopeo è cresciuto in Italia e ha sempre giocato nel nostro campionato. La difesa è stata completamente rivoluzionata, sugli esterni sono stati presi Cassani e Pisano, rispettivamente di destra e sinistra, mentre al centro la coppia potrebbe essere Portanova-Manfredini. Due giocatori che in massima serie hanno disputato grandissime stagioni, sicuramente in questi mesi non hanno brillato, ma anche per vicissitudini giudiziarie con l’ex felsineo che è rientrato solo nel mese di dicembre dopo lo stop forzato. Ma anche a centrocampo sono arrivate pedine di tutto rispetto come Matuzalem dalla Lazio, Olivera dalla Fiorentina, Marco Rigoni dal Chievo i quali si vanno ad aggiungere ai vari Jankovic, Vargas, Kucka. Poi in attacco avere giocatori del calibro di Borriello, che lo scorso anno ha vinto lo scudetto con la Juve, di Immobile che è stato l’assoluto protagonista della promozione del Pescara in A ed è appetito da tutte le big e uno come Floro Flores (anche se deve stare fermo ai box per un mese), sono giocatori capaci di traghettare la squadra verso la salvezza. A livello di organico, i rossoblu sono più che attrezzati e, dopo i flop di De Canio e Del Neri in panchina, ora si spera in Ballardini che ha iniziato questa esperienza impattando allo Juventus Stadium. Grandi operazioni anche per il Pescara che in difesa ha puntato sull’argentino Bianche Arce e uno esperto come Zauri, a centrocampo si farà leva sulla voglia di riscatto di D’Agostino, mentre in attacco ci si affiderà alla grinta di Sculli e ad uno come Sforzini i cui numerosi gol non servivano al Grosseto, fanalino di coda della B, mentre si spera che la sua prolificità tra i cadetti non si annacqui nel massimo campionato. Meno attivo il Siena che ha sostituito Calaiò con Pozzi e in difesa ha prelevato Terlizzi dal Pescara e il giovane Uvini dal Napoli. Comunque, dopo aver parlato delle squadre in lotta per la retrocessione che sono state quelle che hanno concluso più affari, bisogna anche scrivere due righe su quelle che si stanno contendendo il vertice. Il Napoli si è mosso di più rispetto alla Juventus, anche perché le operazioni delle ultime due finestre di mercato non si sono rivelate felicissime. Si era puntato sul grande investimento fatto giusto un anno fa quando il cileno Vargas, dopo un esborso economico di 12 mln, era approdato alle pendici del Vesuvio tra osanna e aspettative. Ma il suo rendimento è stato inadeguato, così è stato mandato in prestito in Brasile, e per colmare la casella vuota c’è stato il gradito ritorno di Calaiò, l’eroe della doppia promozione dalla C1 alla A. Poi per rimpiazzare i partenti Aronica e Dossena, sono stati presi Rolando del Porto e Armero dell’Udinese. Due grandi colpi, con il colombiano che era già stato vicino al Napoli nelle sessioni scorse ma con Guidolin che non voleva privarsene, mentre il roccioso difensore lusitano è stato strappato ad una nutrita concorrenza. Poi c’è stata la scommessa Radosevic, diciottenne croato di cui si dice un gran bene ma che si tratta comunque di un prospetto. La rosa è stata ampliata e sono stati ceduti i giocatori in esubero tra cui anche Fernandez che si è accasato al Getafe, fino all’ultimo  si è provato a sferrare l’assalto per Nainggolan, ma Cellino non ha voluto privarsi del forte mediano belga per il quale se ne riparlerà a giugno. La Juventus, invece, si è mantenuta molto abbottonata e, dopo essersi aggiudicata Llorente per giugno, ha rinforzato l’attacco con Anelka, reduce dalla parentesi in Cina ed è tutto da vedere se ritornerà il giocatore di qualche anno fa, mentre in difesa è stato preso Peluso. Non è arrivato il sospirato top player in attacco, all’ultimo si era parlato di Pazzini ma poi non se n’è fatto niente, e sono tramontate anche le ipotesi di riportare alla base uno tra Gabbiadini e Immobile. La Lazio si è mossa pochissimo, è stato acquistato solo il portoghese Pereirinha senza ulteriori rinforzi, mentre nelle ultime ore l’Inter ha piazzato più di un colpo. Dopo che in attacco, è arrivato Rocchi come alternativa di lusso, sugli esterni la scelta è ricaduta su Schelotto dell’Atalanta che cambia ambiente ma non i colori cromatici della maglia, mentre a centrocampo si è riportato in Italia Kuzmanovic che aveva fatto molto bene a Firenze e poi si è puntato sul diciottenne croato Kovacic che, nonostante la giovane età, era titolare inamovibile della Dinamo Zagarbia. Del resto, si tratta di un investimento che tocca i 14 mln di euro con i bonus, non proprio spiccioli, ciò certifica il valore del giocatore ma che è tutto da dimostrare. Il colpo di questo mercato invernale, comunque, l’ha messo a segno il Milan con Mario Balotelli. La trattativa sembrava sfumata dopo le parole di Berlusconi, ma era solo una forma di depistaggio, Adriano Galliani è riuscito a trovare l’accordo con il Manchester City e permettere al giocatore di ritornare in Italia assecondandone il desiderio. È stato ceduto Pato, è vero, ma il brasiliano sembrava un corpo estraneo alla squadra e quest’anno il suo contributo è stato pari a zero, mentre se Balo dovesse sciorinare il suo talento accompagnato da una sobrietà caratteriale che finora non ha mai avuto, allora veramente si può dire che Allegri ha degli assi formidabili in rosa e il sogno di lottare per i primi tre posti non è più così utopistico. Infine una parentesi sulla Fiorentina che, in attesa di recuperare Giuseppe Rossi, ha puntellato la mediana con l’ex juventino Sissoko, un giocatore di muscoli e resistenza, uno di quelli che, se in condizione, fanno le fortune di un allenatore.

Maurizio Longhi

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