Chi finanzia i partiti politici: dal Pd alla Lega, da Fdi a Italia viva

Tra tesseramenti, sovvenzione tramite il 2 per mille e contributi dai propri eletti, a sostenere economicamente le forze politiche italiane intervengono anche molti professionisti e aziende. Fonti di finanziamento che i partiti devono dichiarare se superiori a 500 euro, secondo la legge detta “spazzacorrotti” del 2019. Ecco chi sono i sostenitori di alcuni dei principali partiti italiani.

Fratelli d’Italia, il partito attualmente in testa ai sondaggi, lo scorso anno ha messo a bilancio 1,5 milioni di euro di utili. Come ricostruito da Repubblica, i maggiori finanziatori sono la società nel campo della sanità Gruppo Villa Maria Spa, con 50 mila euro, e le Attività edilizie pavesi con 49.500. Tra le donazioni più consistenti nell’elenco figurano altre aziende come l’immobiliare Adriatica Sia, Imesa Spa, nel settore delle costruzioni, la clinica Euroclinic, tutte tramite versamenti da 15 mila euro.

Nel 2020 il Partito Democratico ha dichiarato un avanzo di esercizio di circa 2 milioni di euro grazie anche ai 20 mila euro ricevuti da Energas, nel settore del gpl, 3.500 dall’associazione calabrese Prodemos, 2.500 euro dalla società di consulenza Met Partners, 2 mila euro da Adler Plastic Spa mille euro da Confesercenti Lazio.

Per quanto riguarda Forza Italia è lo stesso presidente e fondatore Silvio Berlusconi il primo finanziatore, che tramite Fininvest dona al suo partito 100 mila euro ogni anno. Tra gli ultimi versamenti anche i 70mila euro di una società di packaging nel Napoletano, la Seda Italy Spa, e l’università privata Niccolò Cusano, con 40 mila euro.

Destinati alla Lega risultano due bonifici da 20mila euro effettuate dalla Vaporart, azienda di Milano, che si occupa di liquidi per le sigarette elettroniche.

I due partiti che ricevono più donazioni dai privati sono invece le formazioni più recenti: Italia viva e Azione. In particolare il partito dell’ex premier Matteo Renzi è sostenuto dall’ad e fondatore del fondo Algebris Davide Serra. L’imprenditore anglo-italiano ha finanziato per sette volte il movimento del senatore di Rignano, con due versamenti da 20mila euro, due da 10mila e i restanti da 7mila ciascuno. Tra le donazioni anche 105 mila euro da Lupo Rattazzi, figlio di Susanna Agnelli, altri 20 mila euro da Andrée Ruth Shammah, regista del teatro Franco Parenti e 10 mila dello studio legale Rampino associati di Milano.

A sostenere economicamente Azione, fondato da Carlo Calenda, invece la Fondazione Giovanni Arvedi e Luciana Buschini per 100mila euro, il Gruppo Ipi, immobiliare romana, con 50 mila euro, altri 50 mila euro da Neosia spa, progetti immobiliari. E ancora 70 mila euro da Gianfelice Rocca, uno degli uomini più ricchi d’Italia, 50 mila euro Patrizio Bertelli di Prada e 30 mila.

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