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Se l’è vista proprio brutta la Juventus al debutto casalingo in questa Champions League, Lo Shakhtar di Lucescu è stato un avversario tutt’altro che agevole che ha rischiato addirittura di violare lo Juventus Stadium. I tifosi sono stati gelati dall’iniziale vantaggio di Teixeira, ma dopo pochissimi minuti Bonucci ha rimesso le cose a posto in seguito ad uno schema riuscito alla perfezione su calcio d’angolo. Pirlo ha imbeccato benissimo il difensore che, smarcatosi dal mucchio d’area di rigore, ha avuto lo spazio per calciare potente verso la porta infiammando lo stadio. Ma per i bianconeri non c’è stato verso di prevalere, ci sono state alcune fiammate, con Marchisio tra i più attivi, ma anche gli ucraini si sono resi pericolosi più volte. In alcune occasioni ha tremato davvero la retroguardia juventina, insidiata dai velocissimi attaccanti a disposizione di Lucescu. Un’ottima squadra quella arancione, imprevedibile e frizzante, pericolosa soprattutto su delle ripartenze che hanno colto di sorpresa il reparto arretrato di Carrera. Sicuramente i tifosi si aspettavano un debutto con il botto, invece ci si deve accontentare di quest’altro pareggio che, però, ha un sapore diverso rispetto a quello dello Stamford Bridge. In Inghilterra si è andati oltre se stessi rimettendo in piedi una partita che sembrava compromessa, lì si poteva tranquillamente parlare di impresa, mentre adesso questo punto è probabile che faccia più bene agli avversari. Si poteva fare di più, senz’altro, questo spinge a dare il massimo nei prossimi impegni perché, per approdare alle fasi finali di un girone rivelatosi più rognoso del previsto, c’è bisogno che si incamerino i tre punti. In Champions non ci sono partite facile, la Juventus se ne sta rendendo conto.
Maurizio Longhi
