MADRID, SPAIN - MARCH 05: Francesco Totti (R) of AS Roma fights for the ball with Fernando Gago of Real Madrid during the UEFA Champions League first knockout round second leg match between Real Madrid and AS Roma at the Santiago Bernabeu Stadium on March 5, 2008 in Madrid, Spain. (Photo by Jasper Juinen/Getty Images)

Champions: ‘La Roma può battere il Real’

Può ormai essere tranquillamente definita una grande classica del calcio europeo. Non è il primo scontro tra Roma e Real Madrid quello previsto dalla griglia degli ottavi di Champions League. Il match, appuntamento all’Olimpico questa sera, è storicamente una sfida dai tanti risvolti e dalle grandi imprese. Basti pensare all’urlo di Francesco Totti quando, a fine ottobre 2002, impresse la sua firma sulla vittoria al Santiago Bernabeu in casa dei campioni d’Europa. O a quando, nella stagione 2007-08, i giallorossi fecero ‘cappotto’ all’andata e al ritorno. L’allenatore era Spalletti, che dopo lungo peregrinare ad Est è tornato in una Capitale completamente trasformata. Della struttura congedata nel 2009, oltre a De Rossi è rimasto il solo Totti, figura iconica più che calcisticamente attiva, in grado sicuramente di trasmettere ai suoi compagni il senso, la magia, l’unicità di un ottavo di finale. Certo, il doppio confronto è e resta altamente proibitivo. Con l’addio di Benitez e l’avvento di Zidane, l’ambiente madrileno ha ritrovato la linfa e l’armonia dell’era Ancelotti. L’ambiente non è semplice, ha tante aspettative e vive ancora della luce tricolore del 2001, ma non ha mai abbandonato emotivamente nemmeno i trascorsi di un condottiero silenzioso come Spalletti, notoriamente impeccabile nel gestire la tensione e nel rispondere sempre in prima persona delle sue scelte.

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