Il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso della Rai in merito alle partite della Champions League del prossimo biennio. Viale Mazzini aveva protestato per l’accordo tra Sky e Mediaset, che ha garantito al Biscione la possibilità di trasmettere in chiaro una partita il mercoledì sera della Champions per i prossimi due anni. La Rai dovrà anche coprire le spese legali di Mediaset(15.000 euro) e Sky (10.000 euro). La pay tv satellitare era uscita dal contratto con la tv di Stato per le mutate condizioni del mercato dei diritti tv dopo l’entrata in scena di Dazn, rinunciando all’opzione che avrebbe permesso alla Rai di continuare a trasmettere una gara di Champions League fino al 2021. Per Sky, che ha perso le tre partite a giornata di Serie A, veniva a cadere uno dei paletti dell’intesa con la Rai, che a sua volta riteneva in realtà aumentata la dimensione dei diritti tv di Sky. Il Tribunale ha ritenuto inammissibile il reclamo nei confronti di Mediaset e definito insussistenti i presupposti che avrebbero giustificato un provvedimento urgente. Resta quindi valido l’accordo tra Sky e Mediaset, già anticipato da Pier Silvio Berlusconi durante la presentazione dei palinsesti, spiegando di aver sborsato una cifra vicina ai 40 milioni di euro già messi sul piatto dalla Rai in passato: l’offerta di Mediaset si dovrebbe aggirare tra i 42 e i 45 milioni.
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