Il segretario generale della CGIL, Susanna Camusso, durante gli "Stati generali per la manutenzione del territorio e lo sviluppo delle aree interne", presso la sede della CGIL a Roma, 9 gennaio 2017. ANSA/CLAUDIO PERI

Cgil, per 32% di italiani futuro peggiore

Nonostante la crescita del Pil, la qualità dello sviluppo del Paese nel 2017 si ferma ai livelli del 2016. Mentre crescono le diseguaglianze e la forbice sociale si allarga e cala la fiducia. E’ la fotografia del ‘Rapporto 2017 sulla qualità dello sviluppo in Italia’ elaborato dalla Fondazione Di Vittorio della Cgil e dall’Istituto Tecnè, da cui emergono anche le attese negative. Gli italiani sono ancora pessimisti sul futuro economico del Paese tra un anno: per il 32%, infatti, sarà peggiore di oggi, per il 51% uguale e solo per il 17% migliore. Quanto alle attese sull’occupazione nei prossimi mesi, per il 44% resterà stabile, per il 38% sarà in calo e solo per il 18% in aumento.

Le dinamiche della crescita in atto non diminuiscono le diseguaglianze né producono nuova occupazione, soprattutto di qualità, commenta il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, è evidente che la qualità della ripresa non è all’altezza delle necessità; troppo forte il suo carattere congiunturale e non strutturale.

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