‘La nebbia avvolge il Def, presentato per ora nelle sue linee generali. Non sono ancora noti i contenuti di merito e, come sappiamo, ‘il diavolo si nasconde nei dettagli’,   dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito Democratico, a proposito della legge di Bilancio. Per il momento,   spiega,  gli input che arrivano dal Governo sono troppo confusi per capire quali saranno le proposte reali sui capitoli fondamentali, e ogni giorno c’è un annuncio nuovo. Quello che balza agli occhi è che non ci sono risorse per gli investimenti e per i giovani e che aumenterà la pressione fiscale per chi fattura più di 65.000 euro annui. Il bello è che in campagna elettorale un cavallo di battaglia della Lega era la flat tax. Ma non basta: le risorse che vengono riservate alle pensioni sono un po’ più della metà di quelle che servirebbero. Se la Ragioneria conferma i conti della passata legislatura, perché non possono cambiare a seconda del Governo in carica, per Quota 100 occorrono circa 6 miliardi all’anno,  considerando l’attuale vincolo posto dal Governo che richiede almeno 38 anni di contributi,  e altrettanti per i 41 anni di contributi per andare in pensione a prescindere dall’età. Il totale è 12 miliardi all’anno: chi verrà gettato dalla torre: Quota 100 o i 41 anni? La caccia alle coperture è in corso: il rischio è che si tolgano alcuni benefici,  detrazioni e simili, chi ha poco per distribuire risorse a chi ha poco. Di Maio ha dichiarato: ‘Abbiamo abolito la povertà’. Abbiamo molti dubbi sul fatto che si possa fare a costo zero, conclude.

Come noto è stato presentato a Roma il Programma dei LaburistiDem per il Congresso del Partito Democratico. ‘Un partito solido e radicato, per l’Uguaglianza, il Lavoro e la Democrazia. Non escludo la mia candidatura. Meglio: la mia candidatura è in campo’ ha dichiarato Cesare Damiano: ‘Da questa assemblea lancio una proposta, un appello in primo luogo a Zingaretti,  a tutti coloro che si candidano nell’area di sinistra del Pd, per ridare al nostro Partito un forte radicamento popolare. Apriamo un cantiere da subito per definire un programma unitario, una squadra plurale ma coesa, una leadership unitaria all’insegna della discontinuità’.  Programma è centrato sui temi sociali, a partire dal lavoro e del Welfare, cardini dell’attività dei LabDem, cui sono dedicati i capitoli che ne affrontano le questioni e le criticità. Tutto questo a partire da una dettagliata analisi di un periodo storico, quello del dominio dell’ultraliberismo, cui le forze di sinistra, non solo in Italia ma in tutto il mondo, non hanno saputo opporre la propria cultura. L’obiettivo è quello di recuperare le radici ideali della sinistra per proporre un’alternativa, dotata di una forte fisionomia radicalmente riformista, ai disastri sociali prodotti dal liberismo e alla deriva sovranista che oggi è montante in Italia e in Europa.