Alcuni degli immigrati ospiti dei Centri di Accoglienza Straordinaria di Napoli in piazza del Plebiscito dove volontari del centro sociale 'Je so' pazzo-ex Opg' hanno presentato un dossier alla Prefettura, 29 novembre 2017. ANSA / CIRO FUSCO

Censis, cresce l’Italia del rancore

ROMA.  La ripresa c’è, ma cresce l’Italia del rancore. E’ l’analisi del Censis nel Rapporto sulla situazione sociale del Paese. Secondo l’istituto di ricerca, persistono trascinamenti inerziali da maneggiare con cura: il rimpicciolimento demografico del Paese, la povertà del capitale umano immigrato, la polarizzazione dell’occupazione che penalizza l’ex ceto medio. Non si è distribuito il dividendo sociale della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore.

La paura del declassamento è il nuovo ‘fantasma sociale’: l’87,3% degli appartenenti al ceto popolare pensa che sia difficile salire nella scala sociale, così come l’83,5% del ceto medio e il 71,4% del ceto benestante. Pensano che al contrario sia facile scivolare in basso il 71,5% del ceto popolare, il 65,4% del ceto medio, il 62,1% dei più abbienti. L’immigrazione evoca sentimenti negativi nel 59% degli italiani, in aumento quando si scende nella scala sociale: 72% tra le casalinghe, 71% tra i disoccupati, 63% tra gli operai.

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