È atterrato a Ciampino il C130 dell’Aeronautica militare con a bordo Cecilia Sala, liberata dalle autorità iraniane dopo l’arresto dello scorso 19 dicembre a Teheran. Il volo è partito ieri mattina verso le 11 ore italiane, come riferito da una nota di Palazzo Chigi nella quale si sottolineava il lavoro di squadra di governo, Farnesina, diplomazia e servizi per il successo di un’operazione all’insegna della segretezza e della velocità.
Insieme alla giornalista italiana del Foglio e di Chora Media anche il direttore dell’Agenzia e sicurezza esterna (Aise), Giovanni Caravelli, andato personalmente a Teheran. Un lungo applauso ha accompagnato l’atterraggio di Cecilia Sala. Ad attenderla all’aeroporto di Ciampino, nella zona riservata agli aerei privati di piccole dimensioni, la premier Giorgia Meloni, che ha seguito personalmente il delicato dossier, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il sindaco di Roma Gualtieri oltre alla mamma Elisabetta Vernoni, il padre Renato Sala e il compagno Daniele Raineri, giornalista del Post. Da quanto si apprende, per motivi di sicurezza la notizia della liberazione della giornalista è stata data solo dopo che il velivolo su cui si trovava ha oltrepassato il confine della Repubblica islamica.
Le autorità, la famiglia e il compagno di Cecilia Sala non sono entrati dall’accesso dove si trovano decine e decine di giornalisti ma hanno utilizzato un’entrata secondaria. Decine di reporter, nazionali e internazionali, tesi e concentratissimi, si sono ritrovati all’esterno, ma non gli è stato concesso arrivare sulla pista di atterraggio. Poi tanta concitazione fino alla conferma dell’atterraggio con l’immagine iconica pubblicata dal Foglio della giornalista che scende dalla scaletta del C130. L’abbraccio sulla pista di Ciampino con il compagno è una delle prime immagini di Cecilia Sala, dopo l’atterraggio dell’aereo che l’ha riportata in Italia dall’Iran. Una foto di Cecilia dopo il suo rientro dall’Iran viene postata dal fidanzato, su Il Post, la testata dove la quale lavora come cronista. Sorridente, con gli occhiali appesi al colletto di una maglia scura, Cecilia è immortalata mentre saluta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che viene ritratta di spalle. Sullo sfondo il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Ai colleghi: ciao sono tornata
“Ciao, sono tornata”. Così la giornalista in un messaggio vocale inviato ai colleghi di Chora Media.
. ”Cecilia Sala sta tornando. Immenso lavoro di Giorgia Meloni in primis e di tutta la squadra dell’Italia: Tajani, Mantovano, Palazzo Chigi, la Farnesina, i nostri servizi di sicurezza e chiunque potesse essere di aiuto. Bentornata a casa”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto. Un successo inequivocabile. Pochi minuti dopo la nota di Palazzo Chigi, accolta a un lungo applauso bipartisan dall’Aula del Senato e della Camera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani affida a X la sua soddisfazione. “Diplomazia e lavoro di squadra: Cecilia Sala sta tornando a casa!”, scrive. Dai microfoni del Tg1 spiega”Ci siamo impegnati tantissimo, c’è stato un gran lavoro di squadra e quando si lavora di squadra si lavora nel modo migliore. Un grazie alla diplomazia e anche ai nostri Servizi”.
Crosetto: immenso lavoro di Giorgia Meloni e della squadra italiana
Successo del governo e dell’Italia è il filo rosso che unisce tutti i commenti delle istituzioni e della maggioranza. “Esprimo profonda e commossa gratitudine al governo e alla nostra diplomazia per l’impegno straordinario che ha permesso di ottenere, in tempi rapidissimi, un risultato davvero eccezionale. A Cecilia Sala e alla sua famiglia giunga il mio abbraccio e quello del Senato della Repubblica”. Così sui social, il presidente del Senato Ignazio La Russa presidente del Senato. “Diplomazia, intelligence, governo: l’efficace collaborazione della squadra Italia ha portato a un risultato straordinario. Bentornata Cecilia!” è il posto della ministra dell’Università Anna Maria Bernini dopo la partenza dall’Iran della giornalista Cecilia Sala. Il ministro Francesco Lollobrigida sottolinea il lavoro “incessante e senza clamore svolto da governo, diplomazia e servizi a cui va la nostra gratitudine”. Ma anche “la centralità che l’Italia ha assunto a livello internazionale. Bentornata Cecilia”.
Per il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti “è la fine di un incubo che si conclude grazie al lavoro instancabile di Giorgia Meloni, del suo governo, della nostra intelligence e della diplomazia italiana. Bentornata!”. “La liberazione, in tempi così rapidi, di Cecilia Sala dalla terribile prigione iraniana di Evin è una notizia che mi riempie di gioia”, commenta il ministro Roberto Calderoli. “La riuscita di questa rapida liberazione rappresenta un grande risultato del nostro governo che ha saputo muoversi con riserbo in una trattativa estremamente difficile data la complessità dell’interlocutore, l’Iran”.
“La liberazione di Cecilia Sala è una splendida notizia per tutta la Nazione”, scrive in una nota il responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli che invita a lasciare da parte le polemiche per qualche ora. “Le qualità di Giorgia Meloni e la solidità di questo governo sono un patrimonio di tutta la Nazione. Possiamo tutti esserne orgogliosi, maggioranza e opposizioni”. Anche i capigruppo di Fdi al Senato e alla Camera sottolineano il grande successo del nostro governo. “Come Fratelli d’Italia ne siamo orgogliosi e ringraziamo Giorgia Meloni e tutti coloro che si sono adoperati a questo fine”, commenta Lucio Malan. “Un ringraziamento speciale – dice Galeazzo Bignami – va a tutti coloro si sono adoperati per questo atteso rientro. Il grazie più grande va al presidente Meloni che conferma massima credibilità a livello internazionale, mettendo al primo posto la sicurezza dei propri cittadini”.