Cdm, scontro sul dl sicurezza bis. Conte: “Criticità segnalate da Mattarella”. Salvini: “Quali sono? Ma votiamo stanotte”

Clima da prove generali da resa dei conti nel consiglio dei ministri più ‘importante’ da quando è nato il governo gialloverde. Tra Lega e M5S si è, ormai, alla lotta quotidiana in vista delle elezioni europee che ci diranno come sarà continuata a governare l’Italia. Per ora è un tutto contro tutti per trovare, forse, qualche alibi per la rottura del patto di governo.  I piatti forti della discussione sono il decreto sicurezza bis e il decreto famiglia: il primo voluto da Salvini, il secondo da Di Maio. Due provvedimenti, certo importanti, ma che vanno letti solo in chiave elettorale. E naturalmente i due vice premier vogliono portare il risultato a casa. Ma nessuno dei due conosce con certezza cosa abbia scritto l’alleato-avversario di governo. L’aria è talmente tesa che il premier Conte dimentica il suo savoir faire, forse risentito anche dalle parole di Giorgetti che lo ‘accusava’ di non essere imparziale e tifare per i pentastellati, e bacchetta Salvini e il suo privvedimento. Chiama in soccorso Sergio Mattarella e prova a mettere uno stop al provvedimento. Come è stato scritto non va bene, bisogna ragionarci bene prima dell’approvazione. Insomma tutto deve essere rimandato anche perché, dice il presidente del consiglio, “anche dal Quirinale sono state segnalate criticità sul decreto sicurezza”. Salvini capisce la brutta aria che tira e sbotta. “Fammi capire, quali sarebbero le criticità?”. Lui vuole a tutti i costi portare a casa il risultato. Insomma nessun rinvio del decreto sicurezza bis: è la linea della Lega in Consiglio dei ministri. A quanto trapela, Matteo Salvini ha chiesto una sospensione della riunione per avere spiegazioni sui presunti rilievi del Colle al testo, “che è pronto”. Ha espresso anche una disponibilità a concordare eventuali modifiche al testo, se necessario. “Non faccio marcia indietro – dichiara – e sono pronto a arrivare al voto in Cdm”. Per ora regna il caos. E il consiglio dei ministri dovrebbe andare ad oltranza perchè il ministro dell’Interno vuole portare a casa il risultato. Da quanto si apprende l’alleato Di Maio si è tenuto distante e distinto nella discussione tra Conte ed il ministro dell’Interno, a conferma del gelo politico istituzionale che regna tra i due vice premier.

Giustizia. Intanto il consiglio dei ministri ha approvato, salvo intese sulle coperture, all’unanimità la riforma della giustizia onoraria. Soddisfatto il ministro Alfonso Bonafede. “Mantenuta promessa e altro punto del contratto di governo messo nero su bianco in un disegno di legge. Ci sarà anche il tempo e il modo di migliorarlo nel percorso parlamentare. La riforma Orlando avrebbe mandato in strada tante donne e uomini che in questi anni sono stati una componente importante del sistema giustizia”, ha affermato il Guardiasigilli.

Scuola. Il Consiglio dei ministri ha approvato un provvedimento che sancisce una vera e propria “rivoluzione copernicana per la disabilità a scuola. Con la revisione del decreto delegato della ‘Buona scuola’ 66/2017 potremo migliorare l’inclusione degli oltre 200mila studenti con disabilità, aumentando la partecipazione di tutti i soggetti che affiancano questi giovani nella vita di tutti i giorni. Sono fiero di poter dire che la nuova norma è frutto dell’ascolto di istanze reali e di un lavoro partecipato, che si è svolto nei mesi passati gomito a gomito con le associazioni”, si legge in una nota di  Salvatore Giuliano, sottosegretario del MoVimento 5 Stelle al Miur.

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