Caviro: arte cittadina e ricerca continua

Appuntamento oggi a Castel Nuovo con l’arte cittadina di Caviro, dove emergono realtà e fantasia nelle opere pittoriche come nei bassorilievi. Venezuelano di nascita, quanto italiano di adozione, campano per passione e residente per scelta nel Casertano, concilia le sue “due patrie” nell’amore per Napoli, punto focale dei suoi apprezzati e originali lavori artistici e per lui simbolo rappresentativo e sostanziale delle città del Mondo. Inaugurazione alle ore 17. Ingresso libero alla mostra. Esclusivo vernissage pomeridiano a inviti. L’esposizione  è tra i top event della “Estate a Napoli 2020”

Napoli. “Entriamo così, nudi, a guardare le opere di Rossi, e scopriamo cosa succede, consci che per sua natura sarà un’esperienza soggettiva per definizione.

Gli oggetti e le forme sono sospese, anche quando ben piantate sulla terra; i colori sono abbastanza forti da aggredire, eppure non lo fanno, anzi avvolgono; le sfumature attenuano i passaggi, ma senza ombre; il mondo costruito risulta presente e convincente, eppure irreale; le costruzioni raffinate rivelano dettagli molto accurati, con materiali che si associano senza mediazioni a un passato in cui le mani erano il nostro primo strumento di contatto con la realtà, quando toccare era sempre la prima e più importante forma di adesione al circostante, rimandando l’idea di una loro solidità costruttiva interna sorprendente, tanto che l’estetica e le stesse combinazioni cromatiche appaiono non un ornamento ma un riconoscimento del loro stato naturale nel mondo. Gli elementi non si rincorrono, ma si muovono secondo un modo che conosce la sua armonia di partenza e di arrivo”. Così Riccardo Limongi sulle opere di Carmelo Vicente Rossi, in arte Caviro, pittore e scultore, punta di diamante per i suoi settori di competenza, dell’ “Estate a Napoli 2020”.

Proprio Caviro è protagonista assoluto della mostra in programma da oggi, sabato 25 luglio al 5 agosto a Castel Nuovo, anche noto come Maschio Angioino.

Inaugurazione odierna, con mostra a ingresso libero; esclusivo vernissage a inviti, alle ore 17.

Nelle suggestive Sale della Corte (Vesevi), del maniero angioino, visitatori, esperti e appassionati d’arte, illustri invitati potranno ammirare in esposizione 56 lavori, divisi in due momenti contemporanei; 26 quadri dai colori intensi, 30 bassorilievi in legno e metallo,  caratterizzati da farfalle, astri splendenti, foglie verdi e bouquet di strutture cementizie, ancora, la mela emblema della scelta. In essi è evidente l’incessante  impegno di ricerca dell’artista, testimonianze degli inizi di questa nuova produzione di Caviro, frutto della sua ispirazione artistica legata ai momenti fantastici in ambiti pittorico, mentre lo scultoreo è descrittivo dell’arte transitiva delle opere in legno e metallo, in cui appare esplicito il processo evolutivo nelle realizzazioni, squisitamente connesse al mestiere di falegname, con figure precise, rappresentazioni di paesaggi e inoltre lavori compositivi astratti, tesi in un possente slancio verso un linguaggio figurativo tridimensionale, che rende praticamente l’originale visione della realtà del tutto personale dell’artista. Così come gli appare ed egli vede, sente e concepisce.

Patrocini: Consolato Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli; Comune di Napoli “Assessorato alla Cultura e al Turismo; Associazione di Protezione Civile  “Base Condor”.

La personale di Caviro, Carmelo Vicente Rossi, rientra a pieno titolo tra le massime espressioni di questa “Estate a Napoli” edizione 2020 e la impreziosisce ulteriormente, donando ai visitatori un viaggio tra forme e tecniche che rappresentano una realtà fantastica anche della nostra città – la Napoli musa ispiratrice dell’artista – e allo stesso tempo la maniera di mostrare come le città abbandonate dall’uomo siano destinate a scomparire inevitabilmente: un monito diretto a chi osserva con occhio attento le opere pittoriche come quelle scultoree, nella loro pienezza interpretativa dalle infinite sfaccettature.

Teresa Lucianelli

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