“L’uomo delle origini” era un tutt’uno con la Natura, un essere distinto ma non separato da essa. Definito “primitivo”, nella sua accezione positiva del termine (Esiodo lo colloca nell’“età dell’oro”) l’uomo sapeva bene che tutto è dominato da un eterno ciclo di morte e resurrezione. Per lui, l’imperituro passaggio cosmico …
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