Il proprietario del Catania Calcio Antonino Pulvirenti lascia per una pausa la sede della procura della Figc a Roma, 27 luglio 2015. Pulvirenti sarà interrogato in merito al suo coinvolgimento nelle presunte combine di una serie di partite che consentirono al club etneo di raggiungere la salvezza in Serie B. L'audizione è stata chiesta dallo stesso patron che, nei giorni scorsi, ha ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini. L'obiettivo di Pulvirenti sarebbe quello di alleggerire la posizione della società che dovrebbe essere deferita per doppia responsabilità diretta nel processo al Calcioscommesse di agosto, con il rischio di una doppia retrocessione in Serie D. ANSA/MASSIMO PERCCOSSI

Catania retrocesso in Lega Pro a -12 punti

L’impianto accusatorio ha retto e  Catania e Teramo salutano la Serie B. Le sentenze del Tribunale Federale Nazionale Figc, nei processi al Calcioscommesse, ricalcano in gran parte le richieste fatte dalla Procura federale. Correggono il tiro, limano o aggiungono qualche punto, ma confermano le accuse degli inquirenti: il match tra Savona-Teramo del 2 maggio che diede agli abruzzesi la storica promozione in Serie B è stato combinato con il coinvolgimento dei presidenti Aldo Dellepiane e Luciano Campitelli, inibiti 4 anni ciascuno (con un’ammenda di 100mila euro). I giudici hanno deciso quindi la retrocessione di entrambi i club in Serie D (con un’ammenda di 30mila euro), cancellando però quei 10 e 20 punti che il procuratore Tornatore aveva chiesto nella sua requisitoria. E accorciando il divario con la sentenza del Catania – Lega Pro e -12 punti e una sanzione di 120mila euro – che ha rivisto al rialzo la richiesta fatta da Palazzi (Lega Pro e -5). La collaborazione fattiva del patron degli etnei Antonino Pulvirenti (inibito 5 anni, con 300mila euro di ammenda), che ha ammesso cinque delle sei combine che hanno permesso al Catania di salvarsi in Serie B (facendo nomi di tesserati che saranno processati successivamente) merita “apprezzamento sul piano del comportamento processuale”. Ma, per i giudici, i “fatti restano di estrema gravità” e destano un “forte allarme sociale”. Il mondo del calcio, infatti, è apparso “vulnerabile” alla criminalità di quel “‘mondo di mezzo’ che mai avrebbe dovuto penetrare e contaminare l’ambiente dello sport”. Quattro anni e 50mila euro all’ex ad Pablo Cosentino, cui il tribunale riconosce un “ruolo marginale e subalterno” a Pulvirenti. Le attenuanti, concesse in passato ad altri ‘pentiti’ del Calcioscommesse, evitano la retrocessione in Serie D, ma non bastano al Catania. “La sanzione è troppo gravosa”, dice il legale del club Eduardo Chiacchio annunciando il ricorso. Ma Chiacchio è anche l’avvocato del Teramo che, come il Savona, si appellerà nei processi che si terranno il 28 e 29 agosto (sentenze entro il 31). Oggi è stata scritta una delle pagine più buie della giustizia sportiva, dice il legale: ricorreremo immediatamente per vedere completamente riformata questa sentenza. Lotteremo fino all’ultimo giorno per riconquistare la nostra serie B, aggiunge lo stesso Campitelli. Tirano un sospiro di sollievo Vigor Lamezia e Torres che restano in Lega Pro (ma con un handicap di -5 e -2, e 25mila euro ciascuno). Escluso dalla Serie D il Brindisi che dovrà attendere il consiglio federale del 31 agosto per sapere se ripartirà dalla Promozione o dall’Eccellenza. In attesa del processo d’appello, i sorteggi dei calendari saranno sporcati ancora una volta dalle ‘X’. Ma Virtus Entella e Ascoli sono a un passo dalla B (martedì 25 saranno stilati calendari, il via ai campionato è fissato per sabato 5 settembre), mentre Gubbio e Forlì sono pronte a festeggiare la Lega Pro (calendari il 27 agosto e via al torneo il 6 settembre).

 

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