Catania, false assunzioni di braccianti: truffa da 1,5 milioni di euro

I militari del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, nell’ambito dei servizi a tutela della spesa pubblica, hanno scoperto una truffa realizzata da due imprese agricole della provincia etnea che, attraverso il meccanismo della falsa assunzione di braccianti, hanno indebitamente ottenuto dall’Inps somme per circa 1,5 milioni di euro a titolo di indennità di disoccupazione nonché, in alcuni casi, di emolumenti a sostegno della famiglia (i cosiddetti assegni familiari).Il sistema di frode corrisponde a quello già noto ai finanzieri in quanto accertato nel corso di altre indagini sviluppate nel medesimo settore. Le ditte, costituite al solo fine di realizzare la truffa e apparentemente operanti nella raccolta di prodotti agricoli, hanno assunto soggetti compiacenti relativamente ai quali hanno dapprima falsamente attestato all’Inps l’impiego quali braccianti nei campi e, in un secondo momento, comunicato all’ente assistenziale il non utilizzo del lavoratore affinché venisse corrisposta a ciascuno l’indennità prevista per i giorni di disoccupazione.

Gli accertamenti effettuati sui terreni oggetto delle diverse raccolte hanno consentito di appurare che gli stessi non erano neppure nella disponibilità delle imprese controllate, atteso che sono anche risultati falsi i relativi contratti di comodato d’uso gratuito a favore delle medesime. Per gli organizzatori della truffa e per i 292 falsi braccianti che hanno percepito gli illeciti proventi è scattata la denuncia per truffa e falso all’autorità giudiziaria e la segnalazione all’inps per il recupero delle somme erogate.

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