Il governo lavora per sciogliere il nodo legato alla Cassa integrazione. Pd e Movimento 5 Stelle partono da posizioni distanti ma, con la solita mediazione del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si sarebbe arrivati a un accordo buono per tutti.
Secondo quanto riferito da la Repubblica si ragionerebbe su un doppio binario: Cassa integrazione e stop ai licenziamenti fino alla fine dell’anno e allungamento della sospensione dell’obbligo delle causali per il rinnovo dei contratti a termine. Una sorta di scambio tra le forze di maggioranza per arrivare ad un accordo condiviso. Non si escludono incentivi alle imprese che procedono con assunzioni a tempo indeterminato. Lo scopo del governo è quello di garantire la Cassa integrazione a mali estremi, scoraggiandone il ricorso attraverso bonus, incentivi e sgravi fiscali.
La consapevolezza è che il rilancio dell’economia passa dalla ripresa a pieno regime delle attività. Bisogna garantire a tutti la possibilità di andare avanti ma bisogna iniziare a rivedere la strategia: meno soldi a pioggia e più fondi per la ripresa a lungo termine. Il cambio di passo consentirebbe al governo di limitare le uscite nell’immediato. Il tutto senza considerare che, come evidenziato nel corso delle settimane, i soldi a pioggia sono investimenti a perdere, con un ritorno minimo o inesistente e soprattutto destinati a finire presto. In poche parole si tratta di una toppa per rimanere a galla. Poi bisogna iniziare a ideare un piano per prendere il largo e navigare.