Caso Sallusti, Napolitano verso la grazia

Condanna, domiciliari, evasione. Una vicenda, quella che ha coinvolto Alessandro Sallusti, che tiene gli italiani con il fiato sospeso e che ha spinto anche il presidente della Repubblica ad intervenire. “Il presidente Napolitano sta esaminando – oggi(ieri, ndr)ha visto il ministro Severino – ogni aspetto della complessa vicenda Sallusti e considera tutte le ipotesi del caso, particolarmente complesso, che richiede responsabilità da tutti”. Lo scrive su Twitter il portavoce di Napolitano, Pasquale Cascella.

E sul caso è intervenuto anche l’ex premier Silvio Berlusconi,  che da sempre si batte per la riforma della  giustizia, che possa essere garanzia “del diritto di libertà”. “L'incredibile vicenda di Sallusti, ribadisce Berlusconi, non fa che riaffermare ‘'assoluta necessità ed urgenza di tale riforma". Si rimette per questo motivo nelle mani dei politici: “Ora sta al mondo politico – sottolinea ancora- trovare al più presto una soluzione adeguata che contemperi l’inalienabile diritto di opinione e di informazione con l'altrettanto inalienabile diritto a non vedere lese la propria privacy e la propria onorabilità. Mi auguro che Alessandro Sallusti possa riprendere al più presto il suo impegno di direttore e che venga così cancellata agli occhi del mondo questa ulteriore pagina di giustizia negata”, conclude il Cavaliere.

 

Sallusti evade: "Gesto simbolico".  Comunque si metta per il direttore de “Il Giornale”, non c’è dubbio che Sallusti si sia mostrato  coerente con le sue dichiarazioni.  Quando gli agenti  lo hanno “prelevato alla sede de ‘Il Giornale’ per condurlo all’abitazione di Daniela Santanché dove avrebbe dovuto scontare i domiciliari, aveva scritto su Twitter: “storia che è lontana dall'essere conclusa, con il processo per direttissima detto ai suoi: “La prossima riunione la farò da evaso”. E così è stato.   Viene arrestato alle 12 ed alle 13, mantiene fede alla sua promessa, contravvenendo alla detenzione domiciliare. Il delle direttissime ha così convalidato l'arresto per evasione e ha disposto gli arresti domiciliari.  Per Sallusti l’evasione non è stata altro che “un gesto simbolico” ed ha promesso che da quel momento in poi avrebbe rispettato il provvedimento di detenzione domiciliare ed è tornato a “casa”.  Una vicenda complessa che non lascia indifferenti né il governo, né i politici, né Napolitano dal quale, secondo gli ultimi rumors, portrebbe arrivare la famigerata grazia.

 

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