Caso Ream, Chiara Appendino chiede il rito abbreviato

Con un messaggio pubblicato sulla propria pagina Facebook, la sindaca di Torino Chiara Appendino ha reso nota la sua decisione di chiedere il rito abbreviato per il caso Ream, il processo che la vende accusato di falso e abuso di ufficio.

 Nel post condiviso dalla sindaca e riportato dall’Ansa, Chiara Appendino ha comunicato la decisione di richiedere il rito abbreviato anche nell’interesse della stessa città di Torino, che lei rappresenta nelle vesti di prima cittadina. “Questa mattina all’udienza per il processo Ream chiederò il giudizio abbreviato. Sono, infatti, fermamente convinta di avere sempre operato nell’interesse della collettività e della Città. Questa mia scelta, garantendo una più rapida definizione del processo, va nell’interesse anche della Città che rappresento”.

 Insieme con la prima cittadina di Torino, a processo ci sono l’ex capo di gabinetto Paolo Giordana, l’assessore al bilancio Sergio Rolando e il dirigente finanziario del Comune Paolo Lubbia. I quattro devono rispondere dell’accusa di falso ideologico per non aver iscritto nel bilancio i cinque milioni versati dalla Ream come caparra per la prelazione sull’area dell’ex Westinghouse.

 La vicenda risale al 2012, quando Ream si assicurò il diritto di prelazione sulla zona dell’ex Westinghouse versando una caparra di cinque milioni di euro nelle casse del Comune. La zona sarebbe poi stata aggiudicata alla Amteco-Maiora. I cinque milioni di cui sopra non compaiono nei bilanci del Comune.

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