L'ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi

Caso Mills: pm teme conclusione processo per prescrizione

”Se questo processo si dovesse concludere prima della sentenza, per intervenuta prescrizione, sarebbe un disastro…e io non sono affatto tranquillo”. Lo ha affermato il pm Fabio De Pasquale, nell’ambito del braccio di ferro tra accusa e difesa sull’ordine delle prove da acquisire prima del verdetto finale. La questione è presto detta: l’esame di David Mills non si è esaurito nemmeno oggi ed è stato aggiornato al 3 febbraio, nel pomeriggio. L’accusa chiede ai difensori di Silvio Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari, di anticipare altri testi al 31 gennaio così da non ‘perdere’ nessuna udienza prima che intervenga la prescrizione, che secondo i più scatterebbe il 14 febbraio. I legali dell’ex premier, però, si rifiutano di invertire l’ordine di assunzione dei loro testi ”una inversione mentre si sta sentendo un testimone non si è mai vista”, fa notare in aula Niccolò Ghedini. I legali del leader del Pdl suggeriscono di proseguire l’udienza il 3 febbraio, dopo Mills, fino a sera inoltrata con l’esame di altri testi, e di terminare i loro interrogatori nella giornata del 4 febbraio. ”C’è la possibilità -sostiene Ghedini- di rispettare sia i tempi del processo che le esigenze della difesa”. Su questa questione decideranno i giudici che si sono riuniti in Camera di consiglio.

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