Caso Di Maio, il vicepremier: ‘Metto in liquidazione l’azienda di famiglia’

Lunga intervista di Luigi Di Maio a Il Fatto Quotidiano. Il vicepremier è ritornato sulle polemiche degli ultimi giorni che hanno coinvolto lui e il padre: “L’attività imprenditoriale – ribadisce il ministro riportato da Sky TG24 – è terminata da circa un anno ma da oggi, 4 dicembre,   l’azienda verrà messa in liquidazione. Come ribadito in altre occasioni non mi sono mai occupato della ditta di famiglia ma sono stato operaio solamente per 4 mesi. Ora non posso occupare del controllo della legalità e della revisione contabile per questo ho deciso di finirla qui, devo occuparmi del Paese“.

Luigi Di Maio conferma di non essere stato informato sui debiti con Equitalia: “Come ha detto mio padre – afferma – noi figli non sapevano niente. Per quanto riguarda la situazione di mia madre se ne è occupato il commercialista. Io all’epoca ho accettato solamente una donazione di mia madre“. “Mio padre – conclude il ministro – mi ha confermato la sua intenzione di non voler aderire alla rottamazione e soprattutto che non lo ha fatto in quella prevista nel 2015/2016. Non so se alcune cartelle sotto i mille euro si estingueranno. Anche se venissero cancellate su un debito di circa 180 mila euro la situazione di mio padre non migliorerebbe“.

Dichiarazioni che sembrano mettere uno stop definitivo sulla vicenda che negli ultimi giorni ha caratterizzato la cronaca politica italiana e non solo. Luigi Di Maio ha deciso di chiudere definitivamente l’azienda di famiglia e dedicarsi ai problemi dell’Italia. Ma anche ad una maggioranza che si appresta ad affrontare settimane decisive per il futuro.

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