Caso Berlusconi, sarà di certo il piatto forte in una estate che si preannucnia calda e non solo per questioni climatiche. In una lunga intervista, rilasciata al mattino di napoli, interviene sulla questione ‘grazia’ l’avvocato Gianluigi Pellegrino, giurista ed esponente della Fondazione Italiani Europei. ”Strumenti non ne vedo. La grazia è improponibile”. ”Lo stesso Napolitano, subito dopo la sentenza, con quel riferimento alla riforma della giustizia da realizzare, ha lanciato un segnale del tipo: chiudiamo la pagina Berlusconi e guardiamo al futuro. E invece sia nel Pdl che nel Pd lo hanno letto nel modo opposto”. La verità è che qui abbiamo un ceto politico che punta soltanto alla difesa dell’esistente, che frena ogni tentativo di rinnovamento”. ”Berlusconi è stato condannato per un reato che è grave per un uomo politico. Perfino se si accogliesse in toto l’arringa difensiva di Coppi resterebbe grave il fatto che le aziende del premier, anche eventualmente all’oscuro di Berlusconi, abbiano compiuto un illecito amministrativo quale l’elusione fiscale”.
