Caserta. Smantellata ‘piazza’ di spaccio davanti scuola elementare:sequestrati 3mln di euro

Una banda di spacciatori di droga è stata sgominata dai carabinieri del comando provinciale di Caserta. Quindici le persone arrestate, anche alcuni elementi del clan Massaro, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni: Francesco Massaro, Antonio Cioffi, Antonio Piscitelli, Gaetano Biondillo, Pellegrino Biondillo, Vincenzo Gagliardi, Paolo Houssari, Luigi Mocerino, Francesco De Rosa, Clemente De Rosa, Domenico Izzo, Giuseppe Passariello, Carmine Massariello. Stefano Sabatasso, Luigi D'Addio. L’accusa per tutti è di: associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno consentito di accertare l'esistenza di una piazza di spaccio vicino a una scuola elementare nel Comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caseta, e disarticolare l'intera associazione individuando i rispettivi ruoli degli indagati tra ‘pali’, vedette, corrieri e spacciatori. Sequestrati beni mobili, immobili e conti correnti per un valore di circa 3 milioni di euro, 93 conti correnti bancari e postali, un fabbricato composto da quattro appartamenti sito in via Trotti, un appartamento sito in via Roma, un appartamento sito in via Benedetto Croce, un locale – bar sito, dieci autovetture e due motocicli tutti riconducibili agli indagati. Nei sequestri rientra una villetta a San Felice, di proprietà di uno degli indagati, rivelatasi poi essere la ‘centrale’ degli spacciatori. Lo smercio di sostanze stupefacenti avveniva anche in pieno giorno, con i soldi contati davanti ai bambini e dosi che spesso cadevano per terra. Pali, vedette e pusher si appostavano vicino a un bar accanto alla scuola elementare. 

 

La gente non sapeva o faceva ‘orecchie da mercante’?.  Agivano alla luce del giorno nella villa centrale di San Felice a Cancello, eppure nessuno in paese si è mai accorto dell'attività di spaccio condotta dal gruppo capeggiato dai fratelli Biondillo; non i negozianti, né  gli anziani o i clienti del chiosco-bar in villa, né tantomeno i genitori degli alunni del I Circolo Didattico o gli insegnanti e gli impiegati. Dopo l'operazione dei carabinieri di Maddaloni il paese della Valle di Suessola appare incredulo ma in effetti in molti sapevano. Una commerciante che gestisce un negozio ubicato a pochi passi dalla villa cade dalle nuvole. “Davvero spacciavano davanti ai bambini? – chiede la donna – è assurdo: in villa c'è sempre della gente ma non avevamo mai notato movimenti strani”. Poco dopo, però, si contraddice, ed indirettamente ammette di far ‘orecchie da mercante’, come fanno tanti, per omertà o forse per paura, dice “di aver paura”. Usa quasi le stesse parole un'altra donna residente nelle palazzine poste alle spalle dell'istituto scolastico: “preferisco non parlare”, afferma. Nessun negoziante o genitore coscienzioso ha collaborato, fanno sapere i carabinieri che nell'aprile del 2011 hanno iniziato ad indagare semplicemente perché avevano notato i movimenti alla luce del sole di Biondillo e soci. Nessun sospetto nemmeno sui due Passariello titolari del bar limitrofo alla piazza, usato come base logistica e di ritrovo dai pusher. Un comportamento omertoso dunque. Qualche giorno fa il comandante della Compagnia di Maddaloni Giuseppe Nardò che ha condotto le indagini, si è recato proprio presso il I circolo didattico e molti bambini gli hanno chiesto a chiare lettere sollecitati probabilmente dai genitori, di intervenire a San Marco Trotti, frazione di San Felice, ‘dove tutti spacciano’: nessuno però ha fatto riferimento al gruppetto che si riuniva tutti i giorni di fronte alla scuola. Un altro episodio, avvenuto nell'aprile scorso, durante la processione del venerdì santo, conferma l'assoluta spregiudicatezza dei pusher, che difficilmente poteva passare inosservata: uno degli arrestati di questa mattina, il 37enne Stefano Sabatasso mentre era in piazza fece cadere a terra numerose bustine di coca che teneva in una busta più grande; a pochi passi c'erano numerosi bambini con i genitori, tutti lo videro mentre si chinava per raccogliere il ‘prezioso’ carico. Oggi la scuola era chiusa per disinfestazione, e non è un caso dunque che il blitz sia scattato questa mattina.

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