Carabiniere ucciso, il padre di Elder in carcere per vedere il figlio

Ethan Elder, il padre di Finnegan Lee Elder, il giovane americano accusato di aver accoltellato il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, è nel carcere di Regina Coeli a Roma dove per la prima volta dall’arresto avrà un colloquio con suo figlio.

“Ho visto la foto di Natale Hjorth bendato che girava sui vari siti. Sono molto preoccupato per la salute di mio figlio e spero che sia assistito da un medico. Mia moglie è disperata. Siamo stati rassicurati e ci è stato detto che non è stato maltrattato”, ha affermato il genitore che appare intenzionato a tentare ogni strada per aiutare Finnegan. È di ieri la nomina di un nuovo legale, Renato Borzone che, a 12 ore dalla presa in carico del caso, ha affermato che “la vicenda presenta ancora aspetti poco chiari soprattutto in riferimento alla dinamica della colluttazione”. “Non mi risulta – ha aggiunto il legale – che la colluttazione sia avvenuta nei termini rappresentati dalle fonti investigative”.

 

A spendere alcune parole per il proprio figlio sul quale pende la scure di una condanna per omicidio è stata anche, da San Francisco, la madre di Finnegan, la 51enne consulente nel campo dei trasporti Leah Lynn Elder. “Finn è un ragazzo riflessivo. L’unica spiegazione che posso darmi se davvero risultasse coinvolto in modo diretto in questa tragedia è che fosse terrorizzato e dunque può aver reagito in modo inconsulto”, ha detto la donna.

“È una tragedia anche per la nostra famiglia. Io e mio marito siamo sotto choc. Siamo tremendamente dispiaciuti e abbiamo totale fiducia nella giustizia italiana”, ha aggiunto sottolineando di non essersi mai accorta che il figlio facesse uso di droghe, “ad eccezione della marijuana, che in California è legale e prendeva per alleviare il dolore dovuto a una menomazione fisica: in un incidente che lo ha segnato ha perso un dito e ha la mano sinistra in parte paralizzata”.

Intanto, ieri, a Regina Coeli si è svolto l’incontro tra Fabrizio Natale e il figlio Christian Gabriel Natale Hjorth, protagonista della foto che lo ritrae bendato nella caserma dei carabinieri. Un incontro definito dal genitore “commovente ma molto duro per entrambi”. Sull’innocenza del ragazzo Natale non ha dubbi: “Gabriel è un ragazzo normale, studia per diventare un architetto. Non sapeva che l’amico fosse armato”.

Mentre la Procura militare apre un’inchiesta sulla foto che ritrae il 19enne statunitense Chistian Gabriel Natale Hjorth bendato e ammanettato dietro la schiena nella caserma dei carabinieri, il legale di Elder Finnegan Lee – l’altro ragazzo indagato per l’omicidio del vice brigadiere Mario Cerciello Rega – lancia un affondo «velato» agli inquirenti, visto che non parla esplicitamente di presunte «forzature» nell’interrogatorio del 20enne.

E’ ipotizzabile che la strategia difensiva si quella di puntare su legittima difesa è ‘forzature’ nell’interrogatorio per farla franca.

Anche Ivan Scalfarotto, esponente del Partito Democratico, ha visitato i due ragazzi americani.

La decisione di Ivan Scalfarotto di far visita nel carcere di Regina Coeli a Christian Gabriel Natale Hjorth e Elder Finnegan Lee, i due ragazzi americani accusati dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, ha scatenato una polemica.

Scalfarotto ha annunciato su “Facebook”: “Ieri (martedì) sono andato a Regina Coeli a verificare le condizioni dei due imputati per il terribile omicidio del Carabiniere Cerciello Rega”. La replica di Matteo Salvini non si è fatta attendere. Su “Twitter”, il ministro dell’Interno e vicepremier ha scritto: “Il PD va in carcere a verificare che il criminale americano non sia stato maltrattato… Non ho parole!!!”.

Il gesto di Scalfarotto di far visita ai due imputati dell’omicidio di Mario Cerciello Rega, però, è stato criticato anche all’interno dello stesso Partito Democratico. La deputata Pd Alessia Morani ha commentato su “Facebook”: “Lo dico con sincerità: non condivido la visita in carcere al presunto omicida di Cerciello Rega del collega Scalfarotto. Ho fatto tante battaglie con Ivan. Ma questa volta non sono d’accordo. Proprio no”.

 

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