Canone Rai, dietrofront: resterà nella bolletta elettrica

Se n’era parlato a inizio settimana, grazie al tam tam politico avviato da alcuni ambienti della maggioranza parlamentare e rilanciato dai media: il canone Rai fuori dalla bolletta elettrica nell’ambito degli impegni presi dal Governo italiano con l’Unione Europea nel PNRR, dove è stata messa nero su bianco la cancellazione dell’obbligo per i venditori di elettricità di “raccogliere tramite le bollette somme che non sono direttamente correlate con l’energia”.

Ma dentro il governo non si registrano conferme in questo senso, e come evidenzia il Sole 24 Ore non c’è nemmeno conferma che possa essere oggetto di un intervento ad hoc nella bozza del disegno di legge per la concorrenza. Il quale, peraltro, slitterà con tutta probabilità a settembre nonostante il Recovery Plan lo prevedesse in estate.

Canone Rai in bolletta con Renzi

Oggi il canone Rai pesa 9 euro al mese per 10 mesi sui conti dell’elettricità. Prima della riforma, costava agli italiani 113 euro all’anno. La proposta di inserirlo nella bolletta elettrica era stata voluta dal governo Renzi nel 2015 attraverso la legge di Stabilità per fermare l’evasione dell’imposta per la tv pubblica, che allora in pochi pagavano davvero.

L’obbligo mediante addebito sulle fatture emesse dalle società elettriche ha permesso sì di sconfiggere l’evasione che storicamente affliggeva il canone della tv pubblica, ma ha gonfiato le bollette, facendole apparire più care di quanto non fossero davvero, motivo per il quale l’Ue ha più volte criticato l’Italia. Il governo Draghi ha deciso così di smontare la riforma di Renzi, con ogni probabilità tornando al passato.

Ma il Canone cambierà

Tuttavia, se al momento non si registrano uscite del canone Rai dalla bolletta, la questione andrà comunque affrontata a breve termine. Perché nel PNRR è sottolineata l’esigenza di eliminare la richiesta in capo ai fornitori di riscuotere “charges unrelated to the energy sector”, cioè tasse non collegate al settore dell’energia. E tra queste rientrerebbe anche il canone Rai. Se l’impegno nel Recovery è dunque quello di andare verso l’eliminazione di spese “improprie” in bolletta non collegate all’energia, occorrerà trovare forme di riscossione alternativa a partire dal canone Rai.

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