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Ci sono argenti che valgono oro e argenti che ti lasciano un pò l’amaro in bocca. Quello di Niccolò Campriani nella carabina 10 metri lascia l’amaro in bocca. Tre sono le ragioni. La prima è che l’azzurro veniva dato come il numero uno, il grandissimo favorito, la seconda perché aveva un vantaggio di 8 decimi a tre colpi dalla fine, e la terza è perché in finale non si può sparare 3 volte su dieci sotto il punteggio del dieci. Insomma, si poteva tranquillamente vincere, ma le Olimpiadi sono così, e una medaglia va sempre festeggiata.Va bene comunque così, l’ottavopodio della nostra spedizione arriva ancora dal tiro. Più tardi solite speranze dal judo e dalla scherma.
