Camogli: bagnante investita e uccisa da un’imbarcazione, vittima ancora da identificare

Tragedia a Camogli dove una bagnante è stata investita ed uccisa da un’imbarcazione. Dai rilievi effettuati sul corpo, si evince che le profonde ferite presenti sono compatibili con l’urto con un’elica. Il cadavere è stato avvistato da terra da alcuni passanti non distante dal porticciolo. In servizio al porto di Camogli, c’era un marittimo di circa 40 anni un cabinato “Aprea Mare”, che ha travolto e ucciso una bagnante dilandiandola con un elica. A quanto risulta l’uomo non è il proprietario della barca. E’ quanto emerge dell’indagine condotta dalla capitaneria di Porto e dai carabinieri. Non è chiaro se il marinaio sia stato già iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo dal pm Franz o lo sarà nelle prossime ore; un atto tecnico per poter svolgere alcuni accertamenti. L’imbarcazione lunga circa 10 metri era in uscita dallo scalo di Camogli quando ha travolto la donna che stava nuotando. Secondo il primo esame compiuto dal medico legale Marco Salvi il decesso è avvenuto sul colpo a causa dell’impatto con l’elica. Al momento risulta difficile risalire all’identità della donna morta. La fede che aveva al dito non aveva infatti inciso alcun nome.

La vittima tuttavia non è stata ancora identificata. Carabinieri e Capitaneria di Porto di Camogli, di Santa Margherita e di Genova stanno proseguendo le ricerche per risalire ai connotati della nuotatrice che dovrebbe avre un’età compresa tra i 30-40. . Mentre si cercano indumenti e oggetti personali sulle scogliere e sulle spiagge della zona, da dove la donna dovrebbe essersi tuffata, si attendono segnalazioni di persone scomparse. La vittima aveva capelli castani con un taglio a caschetto, corporatura magra, e indossava costume nero intero. Il fatto che nessuno abbia fatto denunce nelle ultime ore fa ipotizzare che possa trattarsi di una persona arrivata da fuori, probabilmente una turista. Intanto prosegue anche l’indagine del pm Silvio Franz per accertare se l’uomo al timone del motoscafo investitore stesse navigando alla distanza consentita dalla costa. L’uomo ai comandi della barca, che non e’ di sua proprieta’, lavora nel porticciolo di Camogli come ormeggiatore e skipper. Ha affermato di non essersi accorto di avere investito la donna.

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