Cameron e clandestini

Il Regno Unito è la prima nazione dell’Unione europea a reagire all’invasione dei clandestini in Europa. Fino a sei mesi di carcere per gli immigrati illegali che lavorano in Gran Bretagna, è la proposta lanciata dal governo di David Cameron che vuole inserirla all’interno della Immigration Bill, la severa legge sull’immigrazione che verrà discussa il mese prossimo in Parlamento. Non è la prima iniziativa britannica in questo settore,  e i ministri dell’Interno di Francia e Gran Bretagna, Bernard Cazeneuve e Theresa May, hanno firmato un accordo in risposta all’emergenza migranti a Calais, che prevede mezzi supplementari per la sorveglianza dell’Eurotunnel e per il trattamento delle domande d’asilo con  misure di lotta al traffico di esseri umani. L’accordo prevede un aumento della sorveglianza all’imbocco del tunnel e del monitoraggio dei mezzi in transito, con in particolare nuove squadre di perquisizioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per individuare chi tenta di attraversare clandestinamente, oltre alla creazione di un centro comune di comando e controllo. Parallelamente, sarà intensificata l’osservazione del fenomeno migratorio, per individuare i soggetti più fragili e a rischio sfruttamento da parte dei trafficanti, in particolare donne e bambini, per cui si cercheranno alloggi sicuri e forme di tutela specifiche. Inoltre saranno aumentate la capacità di trattamento delle domande d’asilo a Calais, in forte aumento dall’inizio dell’anno. La Gran Bretagna si impegna direttamente sul piano finanziario, annunciando un contributo di dieci milioni di euro su due anni per la gestione dei migranti sul lato francese dell’Eurotunnel. L’esempio dei conservatori inglesi è subito seguito dalla Lega Nord: ‘Il nostro gruppo presenterà una proposta di legge, sul modello di quella inglese, al fine di rendere invivibile la permanenza nel nostro Paese per chi arriva in modo clandestino’, .annuncia il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga, commentando il disegno di legge illustrato dal viceministro britannico per l’Immigrazione, James Brokenshire. ‘Saranno previste misure durissime per chi affitta casa a chi non è in regola, la chiusura permanente delle attività che utilizzano manodopera clandestina, il rimpatrio immediato dell’immigrato clandestino e la verifica su tutte le attività finanziare, compresi conti in banca e money transfer. Per un clandestino dovrà essere impossibile vivere in Italia’.

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