Camera aperta per i neodeputati, primo ad entrare è Ragosta

Stanno facendo il loro ingresso alla Camera i neodeputati, per i quali oggi sono aperti gli uffici di Montecitorio per i primi adempimenti. Ad aprire le danze, è stato Michele Ragosta di Sel. Documento alla mano, è stato fatto entrare nella Sala del Mappamondo, dove sono allestite 14 postazioni per fotografare i nuovi deputati, raccoglierne i dati e offrire loro tutto il necessario per iniziare ad esercitare il loro mandato. Alle 9.30 è arrivato anche il primo eletto del Movimento 5 stelle: Cosimo Petraroli, 34 anni, bocca cucita con la stampa.
Folla di fortografi e giornalisti pronti ad immortalare i neodeputati al primo giorno di lavoro. In particolare l’attenzione è stata rivolta tutta ai deputati grillini. Imbarazzati, reticenti alle domande dei giornalisti, forse semplicemente perché non ci sono abituati. Poi qualcuno risponde anche infastidito: “E’ il primo giorno. Lasciateci lavorare. Vedremo cosa accadrà. Si decide al Senato, non alla Camera”, sono le sue risposte. Un po’ vaghe. Alla fine la sorpresa. E all’ingresso, alcuni a stento hanno nascosto l’emozione.
E sulla possibilità di un dialogo con il Pdl risponde il capogruppo alla Camera Renata Lombardi: “Un dialogo in trasparenza sì, perché in Parlamento si dialoga ma l’accordo sulla fiducia non ci sarà”. “Lo escludo categoricamente. Se c’é chi deciderà di farlo sarà fuori dal movimento

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