Cambio al vertice dello Ior

Il francese Jean-Baptiste de Franssu è il nuovo presidente dello Ior. Lo ha annunciato il prefetto per l’Economia, card. George Pell. Con lui entrano nel consiglio il tedesco Clemens Boersig, l’americana Mary Ann Glendon e il britannico Michael Hintze, più altri due membri laici non ancora comunicati. Monsignor Alfred Xuereb, segretario generale della Segretria per l’Economia, sarà segretario senza diritto di voto del Consiglio dello Ior. Monsignor Battista Ricca rimane il prelato dello Ior. Lo Ior, completata la Fase 1 della riforma, con il risanamento delle situazioni di rischio, l’assorbimento degli investimenti sbagliati ereditati dalle gestioni precedenti e la chiusura dei rapporti con oltre 3.300 clienti,   tra conti dormienti e laici, cambia ora veste e funzioni e rinnova l’intera governance, sia nei nomi sia nella struttura. Con l’annuncio della presidenza affidata al francese Jean-Baptiste De Franssu, della nuova composizione del Consiglio e del nuovo staff dirigenziale, si avvia la Fase 2 dell’Istituto, che dall’assimilazione delle ormai collaudate pratiche di trasparenza e antiriciclaggio ripartirà ora con la nuova forma voluta da papa Bergoglio e dai cardinali del C9, più aderente alla missione di esclusivo sostegno delle attività della Chiesa. Intanto, il presidente uscente, il tedesco Ernst von Freyberg, lascia un bilancio 2013 in cui, sì, crolla l’utile netto ma che riesce comunque a garantire 54 milioni accantonati per il budget della Santa Sede, cioè per le opere caritative o di evangelizzazione del Papa. A pesare con un passivo di 14,4 milioni, tra le altre cose, sono oneri comprendenti l’operazione Lux Vide voluta a partire dal 2011 dal cardinale Tarcisio Bertone con un prestito obbligazionario alla casa produttrice tv fondata da Ettore Bernabei poi convertito in azioni della società trasferite a una fondazione vaticana, vero e proprio buco nel bilancio, così indicato: “cessione a titolo di liberalità di titoli pari a 15,1 milioni in favore di una fondazione della Santa Sede”. Ci siamo concentranti sull’obiettivo di conformare lo Ior alla regolamentazione finanziaria e di renderlo più sicuro e trasparente,   commenta Von Freyberg, ed abbiamo posto le fondamenta per consentire a una nuova equipe dirigenziale di fare dello Ior un fornitore di servizio davvero eccezionale nel mondo della finanza cattolica. Freyberg che, a quanto si apprende, rimarrà nel primo periodo per una sorta di affiancamento a De Franssu.

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