Giovanni Malago', presidente del Coni, durante la presentazione dell'iniziativa "Vincere da Grandi" realizzata dal Coni e da Il Gioco del Lotto, Roma, 23 aprile 2015. ANSA/ FABIO FRUSTACI

Calcioscommesse e Malagò

“Lo stato di salute del calcio italiano? Penso che questa domanda vada fatta intorno al 10 di agosto perché in questo mese molti nodi verranno al pettine, come giustizia sportiva e calendari”. Sono le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, all’indomani delle richieste di rinvio a giudizio da parte della Procura di Cremona per il filone d’indagine legato al calcioscommesse, in cui sono coinvolti tra gli altri il ct dell’Italia Conte, l’ex tecnico dell’Atalanta (ora all’Udinese) Colantuono, e il giocatore Stefano Mauri, svincolato dalla Lazio dopo la fine del contratto. Mi sembra che tutti sono consci della complessità e delle responsabilità che hanno, quindi in questo momento molti argomenti sono da rivedere,  ha aggiunto Malagò a margine di un conferenza stampa, soffermandosi poi sul via libera da parte della Superprocura del Coni per l’abbreviamento dei tempi relativi ai processi sportivi richiesto dalla Federcalcio: “Noi per non dare alibi a nessuno, e per non creare intralcio a nessuno, daremo il via libera che però verrà formalmente ratificato nella Giunta del 27 luglio. Già da adesso comunque potranno operare perché questi sono i passaggi che noi confermeremo”.

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